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Borse di studio, il governo aumenta le soglie Isee dopo le proteste degli studenti

Le nuove soglie Isee e Ispe sono rispettivamente 23.000 euro e 50.000 euro”. Il ministro Giannini: “C’è un recupero notevole di quasi tutto il calo di borse di studio che si attestava al 21%”.
A cura di Biagio Chiariello
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“Sono state rivisitate le soglie Isee e Ispe” per l’accesso alle borse di studio “nel decreto firmato ieri sera. Le nuove soglie sono rispettivamente 23mila e 50mila euro”. E’ l’annuncio del ministro dell’istruzione, Stefania Giannini, che al termine dell’assemblea generale della Crui di giovedì mattina ha spiegato che "c'è un recupero di quasi tutto il calo di borse di studio che si attestava al 21%: secondo le nostre previsioni si arriverà al 20%, quindi quasi tutto". "La rivisitazione delle soglie dell'Indicatore della situazione economica equivalente e dell'Indicatore di situazione patrimoniale equivalente – ha aggiunto Giannini – è un tema caldo e importante. Sono d'accordo con quella parte degli studenti che costruttivamente dice che c'è stata una penalizzazione forte nell'applicazione di certi parametri Ispe: li abbiamo rivisitati venendo incontro alle loro richieste e facendo con il Ministero del Lavoro la valutazione di quanto si recupera e di quanto si rimanga in un quadro di equità e di diagnosi di evasione fiscale". "Il Consiglio nazionale studenti universitari – ha osservato Il ministro – aveva dato alcune proposte, grossomodo paragonabili: aveva chiesto un po' più alta la soglia dell'Ispe è un po' più bassa quella dell'Isee. Abbiamo tenuto la soglia Ispe a 50mila e non a 55mila perché altrimenti si creava una difficoltà tecnica con il Ministero del Lavoro e comunque se non si arriverà a 21% si arriverà a un recupero di borse di studio del 20%".

Esultano gli studenti

“È un importante vittoria degli studenti che quest’anno si sono mobilitati in tutti gli atenei d’Italia – afferma Alberto Campailla, portavoce di LINK – Coordinamento Universitario -. Il decreto è arrivato in ritardo ma questa volta ha accolto le istanze degli studenti esclusi, che l’anno prossimo potranno nuovamente rientrare al di sotto delle soglie previste per accedere alla borsa di studio. Il ritardo però lo abbiamo pagato caro – continua Campailla – molti studenti quest’anno hanno avuto serie difficoltà”. Gli studenti però si dicono soddisfatti fino ad un certo punto. “Chiedevamo l’abolizione dell’Ispe, parametro superfluo poiché già ricompreso nel calcolo Isee. In secondo luogo, vogliamo la copertura totale degli idonei con un fondo statale adeguato al fabbisogno, altrimenti questi sforzi saranno vani”. “Un aumento delle soglie non ci basta – conclude Campailla – il sistema del diritto allo studio in Italia è ad oggi residuale, solo il 10% degli studenti è esente dalle tasse e solo l’8% ottiene una borsa di studio contro il 19% della Spagna e il 27% della Francia. Per questo facciamo parte del comitato promotore di una nuova legge di iniziativa popolare per il diritto allo studio, un percorso ampio e aperto che vuole riportare questo tema al centro del dibattito “.

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