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Borghezio: le idee dell’attentatore di Oslo? Sono profondamente sane e ormai patrimonio comune degli europei

L’eurodeputato leghista interviene sulla strage norvegese paventando finalità oscure di forze mondialiste a cui interessa criminalizzare le idee dell’attentatore,che per lui, invece, sono profondamente sane.
A cura di Antonio Palma
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Mario Borghezio

Sembra che i politici nostrani non perdano mai occasione di pontificare ed intervenire su qualsiasi problema o tema caldo del momento, spesso a sproposito e fuori tempo massimo. Uno dei massimi esperti in questo campo è probabilmente Mario Borghezio, politico, leghista della prima ora, anti islamico e protagonista di numerose vicende di cronaca.

Questa volta l’eurodeputato leghista è voluto intervenire su una tragedia terribile e ancora viva nelle menti di tutte le persone coinvolte, gli attentati norvegesi di Oslo e Utoya. “Il no alla società multirazziale, la critica dura alla viltà di un'Europa che pare rassegnata all'invasione islamica e financo la necessità di una risposta identitaria e cristiana di tipo templare al dilagare delle ideologie mondialiste, sono ormai patrimonio comune degli europei, fra cui il sottoscritto" è stata la dichiarazione di Borghezio riportata dall’agenzia di Stampa Agenparl.

Insomma il sempre xenofobo Borghezio non ha perso l’occasione per abbracciare le idee del criminale attentatore norvegese, Anders Behring Breivik, ritenendole addirittura patrimonio comune di noi europei, “profondamente sane”. Certo per esser più chiari ha voluto precisare che “a nessuno è oggettivamente lecito pensare che queste idee possano aver a che fare con il terrorismo assassino stile Al Qaeda”, contro il quale, invece, probabilmente lo stesso Borghezio si sarebbe schierato con propositi altrettanto guerreschi.

Per la serie al peggio non vi è mai limite, il padano Borghezio, in tutta questa triste vicenda, vede solo “le numerose stranezze esecutive di questa azione terroristica, che fa molto pensare”. Insomma non è detto che i lasciapassare per uccidere novanta civili inermi sia stato dato proprio da “quelle forze mondialiste a cui interessa criminalizzare certe idee che in Europa stanno riconquistando i cuori dei veri patrioti e che non sono certo in sintonia con l'ideologia mondialista”.

Tutti abbiamo davanti agli occhi le facce sconvolte e impaurite dei giovani presenti al massacro avvenuto alla convention dei giovani laburisti norvegesi. Attentati partoriti dalla mente sconvolta dall’odio razziale di un giovane che, arrestato, ha ammesso le proprie responsabilità, farneticando di un "atto necessario", diretto contro tutti quelli che ritengono il multiculturalismo un bene per l’umanità e non qualcosa da distruggere. A questo punto invece di chiedersi “a chi giova la mattanza di Oslo?"come fa Borghezio, forse è meglio chiedersi a cosa possono portare le idee di questo assassino, condivise da Borghezio.

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