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Bonus bebè fino a 320 euro: ecco l’idea del Governo

Lo anticipa il ministro Lorenzin in una intervista a Repubblica: “Bisogna agire, si rischia un crollo demografico”.
A cura di Redazione
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“Bisogna agire ora o sarà troppo tardi: rischiamo un crac demografico”. Con queste parole il ministro della Sanità Beatrice Lorenzin anticipa in una intervista a Repubblica il piano del Governo per aumentare la natalità e invertire il trend che vede un netto calo demografico nel Paese. Il ragionamento che sorregge l’iniziativa del Governo è basato sulla necessità di sostenere economicamente le famiglie che “decidono” di avere dei figli. Lo strumento è quello del bonus bebè, che dovrebbe (o meglio, potrebbe) essere raddoppiato, garantendo entrate extra a nuclei familiari dalla condizione economica precaria.

Al momento il bonus bebè è “incassato” da 330mila nuclei familiari ed è finanziato con 3,5 miliardi per un arco di tempo di sei anni (misura inserita nella legge di stabilità 2015). Si tratta, come noto, di un assegno mensile di 80 euro per quelle famiglie che hanno un Isee inferiore ai 25mila euro annui e di 160 euro al mese per chi ha un Isee inferiore a 7mila euro (ricordiamo che l’Isee non misura solo il reddito ma l’intera condizione patrimoniale in rapporto alla composizione del nucleo familiare). Il bonus al momento è erogato per due anni per quei bambini nati successivamente al primo gennaio 2015.

Ora, il progetto del Governo, riassunto da Repubblica:

Lorenzin ha fatto due progetti, uno meno costoso per lo Stato e uno più impegnativo, quasi da Paese nord europeo. Nel primo caso viene raddoppiata la quota mensile per il primo figlio, portandola cioè a 160 e a 320 a seconda della soglia di Isee. Dal secondo in poi l'aiuto non resta lo stesso, come avviene adesso: alle famiglie andranno rispettivamente a 240 e 400 euro. Inoltre nel progetto del ministero c'è l'intenzione di allungare la validità della misura. […] Ma Lorenzin e i suoi tecnici hanno pensato anche a una proposta molto più forte da portare al Consiglio dei ministri per essere valutata. Si tratterebbe intanto di alzare la soglia massima Isee a 30mila euro all'anno, cosa che ammetterebbe al contributo molte più coppie, almeno altre 60mila. Inoltre si prevederebbe un sostegno molto importante per chi ha un indicatore della ricchezza sotto i 7mila euro. Si darebbero 320 al mese per il primo figlio e 480 per il secondo, con una misura che diventerebbe di sostegno alla povertà.

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