Bonifici dall’estero, stop alla tassa del 20% dopo le polemiche

Il ministero dell'Economia ha bloccato, a neanche 20 giorni dalla sua entrata in vigore, la ritenuta fiscale automatica del 20% sui bonifici provenienti dall'estero. Ritenute da applicare automaticamente a meno che il contribuente non autocertifichi che le somme arrivate da oltre confine sul suo conto corrente non hanno alcuna natura di "compenso reddituale". Un provvedimento che aveva subito scatenato polemiche, sotto l’esame di Bruxelles.  “Esamineremo se la misura è proporzionata o no”, aveva fatto sapere il portavoce del commissario Ue per la Fiscalità, Algirdas Semeta. Critiche alla trattenuta automatica erano giunte anche dalle associazioni di consumatori Adusbef e Federconsumatori, che avevano denunciato “l’ennesimo abuso di potere”.

E così Saccomanni ha dato il contrordine all'Agenzia delle Entrate disponendo la sospensione della norma, precisando in una nota che "gli acconti eventualmente già trattenuti dalle banche sulla base della norma saranno rimessi a disposizione degli interessati dagli stessi intermediari". Lo stop al prelievo, fanno sapere dal Tesoro, è stato determinato "dall'evoluzione del contesto internazionale" facendo riferimento ai cambiamenti “in materia di contrasto all’evasione fiscale cross-border, che ha subito una forte accelerazione, attraverso la creazione di un modello di accordo intergovernativo (Iga) per lo scambio di informazioni tra gli Stati Uniti e gli altri Paesi, che fa ritenere ormai superata la disposizione che ha introdotto la predetta ritenuta alla fonte”. Va comunque precisato che lo stop è solo temporaneo. La stessa Agenzia delle entrate ha infatti precisato che la "sospensione del prelievo del 20% sui bonifici provenienti dall'estero vale fino al primo luglio".