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Bombe Usa, Rahami non collabora: “Odiava l’America e i gay”

Ahmad Khan Rahami, il 28enne di origine afgana fermato ieri dopo una sparatoria con la polizia, è accusato di tentato omicidio. La mamma di sua figlia lo descrive come un uomo cambiato dopo un viaggio in Afghanistan.
A cura di Susanna Picone
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Ahmad Khan Rahami, il 28enne cittadino statunitense di origine afghana arrestato per il suo presunto coinvolgimento nelle esplosioni degli ultimi giorni a New York e nel New Jersey, “odiava l’America e i gay”. È quanto ha detto, in un'intervista a FoxNews, Maria, la madre della figlia di Rahami. La donna, di cui l’emittente non diffonde il cognome, avrebbe incontrato Rahami al liceo, dove lui “era conosciuto come il clown della classe”. “Parlava spesso della cultura occidentale e di come, nel suo paese, era diverso. Di come non c'erano omosessuali in Afghanistan”, avrebbe quindi detto descrivendo il presunto attentatore. Secondo Maria, Rahami era rientrato da uno dei viaggi in Afghanistan, durante il quale gli è stato fatto il “lavaggio del cervello”, con una moglie e un altro figlio. Maria avrebbe anche detto di non vedere l’uomo da due anni ma non ha spiegato il perché i due si siano lasciati. La donna ha raccontato di come una volta era in casa con la figlia e Rahami e guardavano la tv: “È comparsa in televisione una donna in uniforme e alla figlia ha detto ‘questa è una cattiva persona”. Ora lei non vuole vedere Rahami vicino a sua figlia: “Non voglio che la veda – ha detto ai media -. Se le avesse voluto bene avrebbe pagato il mantenimento”.

Rahami non collabora: è accusato di tentato omicidio

Intanto, secondo quanto riportano diversi media americani, sembra che il ventottenne, che è stato accusato di tentato omicidio, non voglia collaborare con la polizia. In questo momento si trova in ospedale dove è stato trasportato dopo che è stato ferito prima dell’arresto dalla polizia a Linden, in New Jersey. Secondo le prime indagini, Rahami sarebbe stato arrestato più volte in passato: nel 2012 aveva violato una ingiunzione restrittiva legata ad accuse di violenze domestiche e nel 2014 era stato arrestato per un assalto aggravato. Ieri è stato fermato dopo che un uomo lo ha visto dormire nei pressi di un bar chiuso e lo ha riconosciuto come il ricercato sospettato di essere responsabile dell’esplosione a Manhattan e in New Jersey. Rahami ha provato a scappare dopo aver sparato a due agenti di polizia, ma è rimasto ferito nella sparatoria e arrestato. Un dirigente della polizia ha detto che Rahami è stato identificato grazie alle registrazioni di telecamere a circuito chiuso della zona di New York dove sabato sono state messe le due bombe e grazie alle impronte digitali trovate su un ordigno.

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