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Bologna, nuovi scontri nella zona universitaria tra studenti e polizia: due arresti

Nuovi tafferugli a Bologna dopo gli scontri di ieri nella zona universitaria. I manifestanti protestano contro la decisione dell’Università di installare tornelli all’ingresso nella biblioteca di Discipline umanistiche.
A cura di Susanna Picone
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Di nuovo scontri a Bologna. Dopo la giornata ad alta tensione di ieri, anche oggi si sono verificati tafferugli e cariche nella zona universitaria della città. La manifestazione dei collettivi è entrata a contatto con le forze dell'ordine in via Zamboni, all'altezza del civico 32. C’è stato un lancio di oggetti, poi il cordone in assetto antisommossa ha caricato. Fino a quel momento il corteo aveva attraversato le vie del centro storico dopo essere partito da piazza Verdi. Dopo la carica, mentre un gruppo di studenti si è seduto sulla strada cantando delle canzoni, il grosso della manifestazione si è allontanato per dirigersi in corteo nei vicoli circostanti a passo veloce. I manifestanti, guidati dal collettivo universitario autonomo di Bologna (Cua) protestano contro la decisione dell’Università di Bologna di installare tornelli all’ingresso nella biblioteca di Discipline umanistiche.

Arrestati due manifestanti – Il corteo di oggi era partito intorno alle 16 con in cima il cartello “36 libero. Ubertini e Coccia fuori da Bologna”; Ignazio Coccia è il questore di Bologna mentre Francesco Ubertini è il rettore dell'Alma Mater. I manifestanti hanno esploso anche dei petardi e lanciato bottiglie vuote. Poi il corteo si è concluso in piazza Verdi, senza ulteriori momenti di tensione. I manifestanti, nel dare appuntamento a domani per un nuovo corteo, hanno chiesto la liberazione di tre giovani trattenuti durante il tafferuglio e portati in Questura. Due degli attivisti dei collettivi bolognesi sono in stato di arresto: il provvedimento è stato preso dalla Polizia di Stato nei confronti di un ragazzo e una ragazza, tra i più attivi nella prima fila del corteo quando c'è stato il contatto con le forze dell'ordine in via Zamboni. Rispondono di resistenza a pubblico ufficiale aggravata e saranno processati in direttissima domani. In Questura era stata portata anche un'altra giovane, poi rilasciata e che presumibilmente sarà denunciata a piede libero.

Il prorettore: “Non c'è voglia di dialogo” – “Onestamente non c'è voglia di dialogo e nemmeno tanto interesse, c'è qualcuno molto più interessato ai manganelli e ai video su Facebook”, ha detto Mirko Degli Esposti, prorettore vicario dell'Università di Bologna. Dalla parte dell’Ateneo c’è anche il sindaco Virginio Merola che ha parlato di “protesta violenta” contro la scelta sacrosanta “di installare i tornelli all'ingresso di una biblioteca universitaria”. “Da Merola dichiarazioni inaccettabili. Il Pd odia i giovani e la nostra generazione, la vogliono soffocare”, hanno risposto i collettivi universitari di fronte alla posizione del sindaco. “Da quest'amministrazione – così dal Cua – non ci aspettavamo nient'altro. Si è già mostrata contraria a qualsiasi pratica di autogestione e forma di dissenso. Abbiamo visto già gli sgomberi di tutte le occupazioni abitative, di spazi come Atlantide e la chiamata del futuro sgombero di Xm24”.

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