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Bollette, torna a salire il prezzo del gas. Cala invece il costo dell’energia elettrica

Stando alla revisione trimestrale dell’Autorità dell’energia, nel prossimo trimestre la bolletta dell’energia elettrica scenderà dell’1,1% – con un risparmio per il consumatore pari a 5 euro rispetto all’anno scorso, mentre quella del gas aumenterà dell’1,7%.
A cura di Charlotte Matteini
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Le bollette dell'energia elettrica tornano a scendere, dopo il balzo all'insù dello scorso giugno, in cui venne registrato un aumento pari al 4,3%. La nuova revisione trimestrale comunicata dall'Autorità dell'energia evidenzia ora un calo dell'1,1%. Se da una parte, quindi, i consumatori spenderanno di meno in energia elettrica, non va altrettanto meglio sul fronte della fornitura di gas: secondo l'Autorità, infatti, nei prossimi 3 mesi il metano a usi domestico costerà in media l'1,7% in più rispetto al periodo precedente. Stando ai dati della revisione, quindi, per l'elettricità la spesa per famiglia media nell'anno 2016 toccherà quota 499 euro, ovvero l'1,1% in meno rispetto all'anno scorso. Tradotto, circa 5 euro di risparmio in 12 mesi. Per quanto invece riguarda il gas, nonostante la variazione in aumento del prossimo trimestre, le famiglie risparmieranno l'8,1% rispetto al 2015, ovvero 91 euro in meno per un totale di spesa annuo pari a 1.033 euro.

L'aumento del prezzo del metano a uso domestico e per il riscaldamento è dovuto a un effetto stagionale: entrando infatti nel periodo più freddo dell'anno, i prezzi della materia prima salgono, per poi ridursi con l'avvento della stagione primaverile ed estiva. Per quanto invece riguarda l'elettricità, il meccanismo di formazione dei prezzi è invece più complesso. Come spiega il giornalista Luca Pagni di Repubblica, nel trimestre precedente, quello in cui i prezzi segnarono un aumento del 4,3%, il costo totale dell'energia salì per effetto di un aumento dei costi di dispacciamento, ovvero quei costi sostenuti per gli acquisti di energia all'ingrosso da parte di Terna, la società che gestisce le infrastrutture della rete elettrica italiana. "In seguito a una segnalazione da parte di Confindustria, l'Autorità ha aperto una indagine per capire come mai alcuni operatori non avevano messo in funzione le centrali elettriche e se non lo avessero fatto per far alzare i prezzi e costringere Terna a comprarla a un prezzo più alto della media. Per impedire il ripetersi di questi episodi l'Autorità ha già preso alcuni provvedimenti per far cessare e perseguire le possibili condotte anomale tenute nei mesi scorsi dagli operatori nei mercati all'ingrosso delle'elettricità", spiega il giornalista.

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