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Bollette a 28 giorni, Morani: “Allo studio ipotesi rimborso di quelle già pagate”

Abolire le bollette a 28 giorni in tutti i settori e rivedere i poteri delle autorità come l’Agcom, prevedendo sanzioni più ingenti: è l’obiettivo della deputata del Pd, Alessia Morani, che punta all’eliminazione per legge delle 13 fatture annuali con una legge che sarà condivisa con le associazioni dei consumatori. Al vaglio anche l’ipotesi di rimborsare gli utenti che hanno pagato le bollette a 28 giorni, magari proprio tramite un aumento delle sanzioni.
A cura di Stefano Rizzuti
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L’annuncio dell’Agcom di nuove probabili sanzioni verso gli operatori telefonici che emettono bollette a 28 giorni, invece che mensili, non basta per tutelare i consumatori e a ‘convincere’ le aziende a non mettere più in campo questa pratica. “Le sanzioni sono basse”, spiega a Fanpage.it Alessia Morani, deputata del Pd che ha annunciato l’arrivo di una proposta di legge per abolire le fatturazioni a 28 giorni. Sulla proposta da inserire, probabilmente, all’interno della prossima legge di bilancio, la Morani e gli uffici legislativi del Pd stanno continuando a lavorare, iniziando anche a includere nella discussione le associazioni dei consumatori. “Ci siamo accordati perché i nostri uffici legislativi della Camera lavorino insieme ai loro legali per creare una norma inattaccabile”, afferma la deputata del Pd dopo aver incontrato alcune sigle come AltroConsumo, Codici e Rete Consumatori Italia. E dalle associazioni è arrivata la proposta di aumentare le sanzioni delle autorità per poi far confluire quelle risorse nel rimborso degli utenti che hanno già pagato le bollette aggiuntive in passato, essendo ormai questa pratica attuata in Italia da oltre un anno da molti operatori telefonici sulla linea fissa.

Sanzioni dell'Agcom basse, possibile revisione dei poteri delle autorità

Va benissimo che l’Agcom abbia iniziato a prevedere delle sanzioni – afferma la Morani – e ha inoltre espresso una preoccupazione che noi avevamo già evidenziato negli scorsi giorni, ovvero che questa pratica venga mutuata ad altri settori”. Ma le sanzioni rimangono basse e difficilmente gli operatori decideranno di rinunciare a entrate ben maggiori – circa l’8,7% l’anno in più su ogni singolo utente con 13 bollette annuali al posto di 12 – se le sanzioni rimangono di questa portata. Proprio per questo, secondo la deputata del Pd, l’ipotesi da valutare è quella di conferire maggiori poteri alle autorità competenti “aumentando inoltre le sanzioni per renderle più efficaci”. “Nella legge di stabilità – annuncia Morani – vorremmo inserire anche delle norme su questi punti”.

L’obiettivo che fissa la Morani per la prossima legge di bilancio è quello di riuscire “ad approvare una legge per eliminare le bollette a 28 giorni e contestualmente rivedere i poteri delle autorità, permettendogli di comminare sanzioni più ingenti”. E su questi impegni da inserire nella legge di bilancio, la deputata del Pd si dice “lieta che il governo si sia attivato e abbia preso un impegno, l’interlocuzione prosegue”.

Eliminare le fatturazioni a 28 giorni: un'ipotesi hard e una più soft

La deputata del Pd spiega che al momento sono in campo due ipotesi, una definita “hard” e una meno forte ma che potrebbe comunque far raggiungere l’obiettivo di eliminare le fatturazioni a 28 giorni. Ma è ancora presto per svelare in cosa consistano le due ipotesi, secondo la Morani che preferisce aspettare di concludere il confronto con le associazioni dei consumatori. “Ho visto ieri i rappresentanti di alcune associazioni dei consumatori come Altroconsumo, Codici e Rete Consumatori Italia, anche loro sostengono questa battaglia e faranno pressione politicamente”, afferma la deputata del Pd, aggiungendo: “Ci siamo accordati perché i nostri uffici legislativi della Camera lavorino insieme ai loro legali per creare una norma inattaccabile” che abolisca le fatturazioni a 28 giorni.

Proprio dall’incontro con le associazioni dei consumatori è venuta fuori un’altra proposta, riguardante i rimborsi agli utenti costretti a pagare una bolletta l’anno in più di quanto accade solitamente, con 13 fatturazioni e non più 12 come in passato, pratica già condannata a marzo dall’Agcom. “Le associazioni mi hanno consigliato un sistema: aumentando le sanzioni, pensiamo che potrebbero essere riutilizzate per un eventuale rimborso dei consumatori che hanno subito la tredicesima mensilità”.

Verso una nuova norma per l’acquisto dello smartphone

Durante l’incontro che la Morani ha avuto con le associazioni a tutela dei consumatori è emerso anche un altro punto su cui lavorare e pensare a una proposta di legge: la pratica dell’acquisto dello smartphone stipulando un contratto. “Quando si fa un contratto si compra un prodotto ma si richiede il servizio di un gestore diverso da quello del prodotto. Se poi si decide di cambiare gestore, non c’è più una norma precisa. Ognuno fa come gli pare, è una sorta di giungla”. Per questo motivo, “abbiamo condiviso la problematica – aggiunge la Morani – ma non se riusciremo a produrre un testo in materia in tempi brevi”.

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