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Bob Dylan rimuove la menzione del Nobel dal suo sito web

Dal sito web del Nobel per la Letteratura 2016 è stato rimosso l’unico riferimento all’assegnazione del prestigioso riconoscimento. Il mistero su cosa accadrà il 10 dicembre alla consegna del premio si infittisce.
A cura di Redazione Cultura
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Bob Dylan
Bob Dylan

C'era voluto una settimana perché Bob Dylan "ammettesse" di aver vinto il Premio Nobel per la Letteratura 2016. Ovviamente senza ringraziare mai pubblicamente, né dire una parola sul tema, ma semplicemente tramite l'aggiornamento di una pagina sul suo sito web in cui, fondamentalmente, si rimandava all'acquisto dei suoi libri. Ma ora sembra che anche quel breve cenno sia stato rimosso.

E così la semplice menzione "vincitore del premio Nobel per la letteratura", che era apparsa sul suo sito è stata rimossa e così il premio Nobel Bob Dylan è tornato ad essere, ancora una volta, semplicemente Bob Dylan.

Quella sola frase è finora stato l'unico riconoscimento pubblico che Dylan aveva dato al prestigioso premio, annunciato la scorsa settimana a Stoccolma. Secondo Sara Danius, segretario permanente dell'Accademia Nobel, i tentativi di contattare Dylan erano tutti falliti, riuscendo a parlare solo con alcuni dei suoi collaboratori.

Qualche giorno fa il cancelliere dell'accademia, Odd Zschiedrich, ha dichiarato che "L'accademia ha parlato con l'agente di Dylan e con l'organizzatore della sua tourné" ma non ha avuto modo di una conversazione diretta col cantante. Ieri Dylan ha suonato a Las Vegas, negli Usa, dove si è limitato a cantare senza parlare mai, né del Nobel né di altro (una vera e propria impresa).

Il Nobel per la Letteratura a Bob Dylan è la conferma della canzone come forma letteraria

Sono anni che il nome di Bob Dylan è tra i papabili per ricevere il Nobel per la Letteratura e finalmente il 2016 è stato quello buono, nonostante avesse fior fior di nomi più quotati. Gli Stati Uniti non vincevano il Premio dal lontano 1993 quando fu Toni Morrison, autrice, tra gli altri, di "Amatissima" e "Jazz", e da allora alcuni nomi si sono riproposti ogni anno: Philip Roth su tutti, ma anche Don DeLillo (spinto molto anche quest'anno), Thomas Pynchon e Joyce Carol Oates. A 23 anni di distanza quindi è un cantautore a batterli tutti, ma non un cantautore qualsiasi, IL cantautore per antonomasia, colui che ha modificato la canzone folk americana, attuandone le tematiche e diventando un vero e proprio simbolo.

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