2.411 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Bimbo seviziato e ucciso dopo serata a base di cocaina, la madre ai servizi sociali

Katerina Mathas era stata assolta per l’omicidio del figlio di otto mesi, ma condannata a quattro anni per abbandono di minore. Il piccolo era morto nel marzo 2010 in un residence di Nervi dopo che la madre aveva passato una serata con il compagno di allora, Antonio Rasero (condannato a 26 anni) a consumare cocaina.
A cura di Biagio Chiariello
2.411 CONDIVISIONI
Immagine

Katerina Mathas, la donna assolta per l’omicidio del figlio di 8 mesi, ma condannata a quattro anni per abbandono di minore, è stata affidata ai servizi sociali. Il tribunale di sorveglianza di Genova ha infatti revocato la detenzione domiciliare, concedendole l'affidamento. La Mathas tra il 15 e il 16 marzo 2010, in un residence di Nervi, durante una serata passata a consumare cocaina con il compagno di allora, Antonio Rasero, abbandonò il figlio: il piccolo Ale morì e sul suo corpicino furono trovati segni di sevizie. L’uomo fu condannato a 26 anni di reclusione dai giudici dell'appello bis a Milano. Per la donna, invece, nel dicembre 2014 era diventata definitiva la sentenza di primo grado con la quale i giudici l’avevano assolto per la morte del figlio, pur condannandola a quattro anni per abbandono di minore. I suoi legali avevano di seguito chiesto l’affidamento ai servizi sociali. Ed ora i giudici si sono espressi a favore di quella richiesta.

Katerina Mathas ha passato gli ultimi anni della sua nuova vita in un piccolo appartamento di Arenzano, in provincia di Genova. Aveva a disposizione tre ore d’aria, per prendersi cura della bimba di un anno avuta dallo stesso padre di Ale. Ogni mattina “accompagna la figlia all’asilo” e “la va a riprendere nel pomeriggio” si legge nel rapporto degli assistenti sociali. “Si presenta regolarmente agli incontri con gli operatori” e “partecipa attivamente a numerose iniziative, come il corso di lettura e di massaggio infantile”. “La signora svolge controlli sanitari periodici – scrivono gli assistenti sociali – la bimba mostra relazioni adeguate con la madre e gli estranei, è in buono stato di salute e mostra un adeguato sviluppo psicofisico”.

2.411 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views