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Bimbo palestinese di 18 mesi ucciso in rogo doloso della casa. Sulle pareti: “Vendetta”

Per i palestinesi è opera dei coloni israeliani per la uccisione di un uomo israeliano avvenuta un mese fa nella stessa zona. “È un barbaro atto di terrorismo” ha commentato un portavoce militare israeliano.
A cura di Antonio Palma
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Terribile tragedia questa notte in un villaggio presso Nablus, in Cisgiordania, dove un bambino palestinese di appena 18 mesi è morto tra le fiamme della sua abitazione incendiata da un rogo doloso appiccato da sconosciuti. Secondo le prime informazioni diffuse dal stampa locale, ignoti hanno appiccato il fuoco la scorsa notte a due abitazioni all'estremità del villaggio palestinese di Duma. Una casa era vuota, ma nell'altra si trovavano due genitori con i loro due figli. La famiglia dopo essersi accorta dell'incendio ha cercato di domare le fiamme ma ormai era troppo tardi e per il piccolo non vi è stato nulla da fare. Malgrado gli sforzi dei genitori, il bimbo è morto fra le fiamme. Gli altri membri della famiglia sono stati ricoverati con ustioni ritenute molto gravi compreso l'altro figlio di quattro anni. Il piccolo deceduto si chiamava Ali Saad Daubasha, il padre e la madre, Saad e Reham, ed l'altro figlio Ahmad. Secondo i testimoni il padre è riuscito a salvare la moglie e l'altro bimbo ma non è riuscito ad individuare tra le fiamme il più piccolo Ali.

Un particolare ritrovato dai soccorritori sulle pareti delle case in fiamme fa apparire l'episodio ancora più agghiacciante. Secondo i media locali infatti sui muri delle abitazioni si vedevano con evidenza una grande Stella di Davide e le scritte: "Vendetta" e "Viva il re Messia". Non si esclude dunque che l'incendio possa essere una ritorsione per la uccisione di un colono israeliano avvenuta un mese fa nella stessa zona. Fonti locali riferiscono di aver visto quattro figure, da loro ritenute coloni ebrei, mentre lanciavano bottiglie incendiarie all'interno di due case. Alcuni abitanti hanno cercato di inseguirli, ma gli attaccanti sono riusciti a dileguarsi.

"È un barbaro atto di terrorismo" ha commentato il portavoce militare israeliano Peter Lerner condannando l'accaduto. "L'esercito rafforzerà gli sforzi per catturare i terroristi responsabili" ha aggiunto Lerner. Anche il premier israeliano Benyamin Netanyahu si è detto "sconvolto da questo terribile crimine", spiegando che "Israele mantiene un atteggiamento ferreo contro il terrorismo chiunque siano gli autori". L'Episodio però purtroppo rischia di esasperare ulteriormente una situazione già delicata nel rapporto tra israeliani e palestinesi che negli ultimi giorni ha visto momenti di forte tensione. L'attacco alla casa infatti anticipa di alcune ore la "Giornata di collera" proclamata per oggi da Hamas in protesta per gli incidenti di domenica nella Spianata delle Moschee a Gerusalemme.

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