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Bimbo lanciato per l’incendio: “Il piccolo Giuseppe morto per frattura del cranio”

I risultati dell’autopsia sul corpicino del bambino morto a Casella, in provincia di Genova.
A cura di Antonio Palma
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Un grossa frattura al cranio con tutta probabilità conseguenza del violento impatto a terra. È questa la causa della morte del piccolo Giuseppe,  il bimbo di sei anni lanciato dalla finestra dai genitori per sfuggire alle fiamme che venerdì scorso hanno divorato la loro casa a Casella, in provincia di Genova, distruggendola completamente. A questa conclusione è giunto il medico legale Sara Candosin incaricata dal pm della Procura di Genova di effettuare l'autopsia sul corpicino del bimbo per stabilire la esatta causa di morte.

Durante l'esame, infatti, il medico non ha riscontrato la presenza di monossido di carbonio dentro i polmoni del bambino anche se a questo proposito bisognerà attendere l'analisi di tutta la documentazione clinica per escludere che il piccolo non sia stato anche intossicato dal fumo, seppure in maniera lieve.  Dopo aver ricevuto l'ok del medico legale, il pm Paola Crispo, che coordina le indagini condotte dai carabinieri del capoluogo ligure, ha dato il via libera alla riconsegna della salma ai familiari, rilasciando il nulla osta per i funerali che si svolgeranno giovedì.

Intanto proseguono le indagini della stessa procura genovese per accertare l'origine dello spaventoso incendio. I carabinieri hanno già  ascoltato come persona informata dei fatti il proprietario dell'immobile dove abitava la famiglia, accusato da alcuni familiari del bimbo di non aver messo a norma gli impianti della casa nonostante le ripetute richieste degli inquilini. In particolare all'uomo sono stati chiesti chiarimenti sulla manutenzione dell'impianto elettrico, principale indiziato per lo scoppio delle fiamme, ma il proprietario ha assicurato che la casa era perfettamente in regola dal punto di vista dell'impiantistica. Maggiore chiarezza arriverà dai risultati di una perizia sull'abitazione che verrà affidata ai tecnici la settimana prossima.

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