Bimbo di 3 anni travolto e ucciso da pirata della strada: nessun risarcimento
Lo scorso 22 giugno Gionatan Lasorsa, un bimbo di neanche 3 anni, fu travolto e ucciso alle porte di Ravenna da un pirata della strada. Da quel giorno la sua mamma e il suo papà hanno intrapreso una dura battaglia legale per vedersi riconosciuto un risarcimento per l’uccisione della giovanissima vittima. Ma finora non hanno visto un euro, neanche i soldi per il funerale del loro piccolo. I genitori avrebbero chiamato in causa sia l'ufficio delegato in caso di sinistri di auto straniere, l'Uci di Milano, che l'investitore, il 38enne autotrasportatore bulgaro Dimitrov Krasimir Denchev, che investì il bimbo, per oltre quattro milioni di euro di danni. Secondo quanto riportato dalla stampa locale, nella citazione, a firma del legale, Manuela Mengucci, viene messo in evidenza che la compagnia italiana delegata a coprire quella bulgara che assicurava la Mercedes Clk nera del pirata della strada, ha "omesso di risarcire senza alcuna giustificazione" in un "totale silenzio". Un "inadempimento che ha lasciato perplesso anche l'avvocato che "confidava di poter evitare ai familiari, oltre allo strazio per la scomparsa del piccolo, anche il calvario di un giudizio civile".
Era il 22 giugno 2014 quando l’auto di Dimitrov Denchev Krasimir travolse e uccise in via Romea Sud a Ponte Nuovo Gionatan Lasorsa. L’uomo ha poi patteggiato due anni 9 mesi e 10 giorni di carcere, e 400 euro di ammenda. Secondo le ricostruzioni, quella sera l'autotrasportatore trascinò il corpicino del piccolo per centinaia di metri e poi fuggì. Fu rintracciato nella sua abitazione dalle forze dell'ordine e in un primo momento negò ogni accusa. Le indagini della polizia, stabilirono che il bulgaro quella notte doveva poi incontrare una prostituta. A fine agosto, dopo avere formulato la proposta di patteggiamento, Krasimir – accusato di omicidio colposo, fuga da incidente mortale e guida in stato di ebbrezza – ottenne i domiciliari suscitando non poche polemiche nell'opinione pubblica.