Bimba violentata e messa incinta a 10 anni: i medici danno l’okay per l’aborto
Sta facendo grande scalpore in India il caso della bambina di 10 anni rimasta incinta dopo essere stata ripetutamente violentata dal patrigno. La piccola ora è ricoverata in un ospedale dello Stato settentrionale di Haryana. Il consiglio medico ha stabilito che sarà sottoposta ad aborto nonostante la sua gravidanza abbia superato il limite delle 20 settimana, pratica consentita in India solo a patto che la vita della donna sia in pericolo. La giovanissima è incinta di circa cinque mesi. Dopo la decisione degli specialisti dell'Istituto di Scienze Mediche di Rohta, il dottor Ashok Chauhan ha annunciato alla Bbc che l'interruzione di gravidanza potrebbe essere eseguita “in qualsiasi momento”.
La vicenda, che aveva lasciato sconvolta l'opinione pubblica, era stata rivelata dalla polizia della città di Rohtak, dove che la madre della bambina aveva presentato una denuncia che ha portato all'arresto dell'uomo di cui si conosce solo il nome, Rakesh. Secondo quanto riferito dalla stampa locale, la vittima rimaneva spesso a casa da sola con il patrigno mentre la madre lavorava. In quelle occasioni sarebbe stata ripetutamente stuprata dall'uomo che la minacciava anche di morte, affinché non dicesse nulla.
L’ennesimo episodio di violenza sessuale in India arriva a pochissimi giorni da un’altra analoga notizia: sempre a Rohtak, l'11 maggio scorso, è stato rinvenuto il cadavere mutilato di una donna dalit (sottocasta) di 23 anni: dopo essere stata stuprata dal branco, è stata uccisa a colpi di mattone. Secondo quanto trapelato, la vittima avrebbe rifiutato di sposare uno dei suoi aggressori, che aveva minacciato di denunciare l'accaduto alla polizia.