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Bimba di 6 anni sorda dalla nascita “riacquista” l’udito a Lourdes

La storia è rivelata dall’ente Unitalsi, che ha organizzato il pellegrinaggio nella città mariana, e dal quotidiano Avvenire che ha intervistato la madre della piccola che vive con la sua famiglia in Liguria. La donna: “Ora voglio le prove della scienza, so che non si scherza con queste cose”.
A cura di B. C.
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Avrebbe riacquistato l’udito durante un pellegrinaggio a Lourdes. Protagonista è una bambina di sei anni, sorda dalla nascita, che si trovava insieme alla sua famiglia nella città mariana (con altri 225 pellegrini provenienti dalle parrocchie della sottosezione Milano Sud-Ovest) nell'ambito di un pellegrinaggio organizzato dalla Sezione Lombarda dell'Unitalsi (Unione Nazionale Italiana Trasporto Ammalati a Lourdes e Santuari Internazionali).

La storia è riportata anche da Avvenire che è andato ad intervistare Giuseppe Secondi, il direttore del pellegrinaggio dell’Unitalsi lombarda, che avrebbe appunto organizzato il viaggio a Lourdes alla quale la piccola, di origini liguri, ha preso parte solo all’ultimo momento, accompagnata dalla mamma, dal fratellino e dalla nonna. “Quando dico alla piccola che non posso più giocare con lei perché un impegno mi attende, torna dalla mamma e la vedo togliersi gli apparecchi acustici senza i quali è condannata alla sordità – racconta Giuseppe –. All’invito della madre a rimetterli, risponde: ‘Ci sento bene, non mi servono più’”.

Anche della madre della bimba ‘miracolata’ racconta quei momenti e parla dell’handicap che affligge la figlioletta. “E’ sorda praticamente dalla nascita. È nata di 26 settimane, il giorno di Natale del 2009. Doveva venire alla luce all’inizio di aprile. Pesava 800 grammi. Ha passato tre mesi al Gaslini di Genova. Per salvarla le hanno dato medicine che le hanno provocato alcune emorragie cerebrali e le hanno ‘bruciato' i canali uditivi. Gli esami hanno accertato che è affetta da sordità profonda a entrambe le orecchie. Gli apparecchi acustici le sono necessari, spiega la donna”.

Quindi racconta della decisione di andare a Lourdes coi suoi familiari: “L’ho fatto per ringraziare la Madonna che l’ha protetta: rischiava la vita, ce l’ha fatta ed è una bimba serena e felice. Ma anche per chiedere sostegno, per trovare la forza di affrontare, lei, io, tutti noi, questo cammino di vita così esigente” dice la donna al quotidiano religioso. Mercoledì sera, succede l’incredibile “Ho sentito battere fortissimo il cuore, quando l’ho vista venire verso di me dicendo: ‘Ci sento bene, mamma, gli apparecchi non mi servono più'. E davvero ho l’impressione che senta meglio, senza. I bambini non mentono. E mia figlia non se li sarebbe mai tolti senza motivo” racconta. La donna però ammette di volere “le prove della scienza. Perché non si scherza, su queste cose” dice.

E infatti la bimba è stata portata al Bureau des Constatations Médicales di Lourdes (che non ha rilasciato dichiarazioni). “Vogliono tutta la documentazione antecedente, e ne vogliono di nuova. Per coincidenza, domani (oggi per chi legge, ndr) abbiamo un’audiometria, programmata nella prospettiva – che pareva necessaria – di dare alla bambina apparecchi nuovi più potenti. Ecco: io non so ancora dare un nome a quello che è successo. So solo che è da approfondire. E che è qualcosa di bello”.

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