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Bimba con rara patologia alla lingua riesce a dire “mamma” per la prima volta

La bambina era affetta dalla sindrome di Beckwith-Wiedemann: ha rischiato più volte di morire soffocata a causa della lunghezza eccessiva della sua lingua, ma per la prima volta è riuscita a pronunciare la parola “mamma” dopo un intervento chirurgico.
A cura di D. F.
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Una bambina considerata inabile a parlare a causa della sua lingua sovradimensionata ha reso felici i suoi genitori dicendo per la prima volta la parola "mamma" dopo un intervento chirurgico. La piccola si chiama Rory Godfrey, vive a Pewaukee, Wisconsin, e a causa dell'eccessivo sviluppo della lingua ha persino rischiato di morire soffocato decine di volte nel cuore della notte, se non fosse stato per il provvidenziale intervento dei genitori che gli hanno salvato la vita. I suoi problemi sono causati da una rara patologia, la sindrome di Beckwith-Wiedemann, che colpisce un minore ogni 15mila in tutto il mondo.

Cosa è la sindrome di Beckwith-Wiedemann

La sindrome di Beckwith-Wiedemann è una patologia alla cui origine ci sono diversi tipi di alterazioni genetiche. Come spiega l'associazione italiana che si occupa di questo fenomeno, la malattia "può interessare diversi sistemi del corpo, che crescono più grandi del previsto. Tale sindrome fu descritta per la prima volta dal Dottor B.Beckwith, un pediatra patologo, in America nel 1963 e indipendentemente dal Dottor H.E. Wiedemann, un genetista, in Germania nel 1964. Entrambi avevano riscontrato un insieme di anomalie congenite in alcuni bambini, che non potevano essere ricondotte ad altre sindromi già conosciute".

Tra i sintomi di questa patologia vi è anche la presenza di una lingua più grande del normale, che può provocare problemi anche seri di respirazione, linguaggio,  nutrimento ed eccessiva salivazione. Normalmente è necessaria una terapia e nei casi più gravi, come in quello della piccola Rory, vi è il bisogno di ricorrere anche a un intervento chirurgico di riduzione è indispensabile.

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