Bilderberg, ecco chi sono gli italiani che parteciperanno quest’anno
Come tutti gli anni in questo periodo torna a riunirsi il Club Bilderberg, uno dei circoli più esclusivi del mondo, spesso accusato di guidare le sorti dell'economia e della politica mondiale anche a causa della massima segretezza che vige sugli incontri. Per quest'anno l'appuntamento sarà dal 9 al 12 giugno a Dresda, nella Germania dell'est, dove già è tutto pronto per il 64esimo meeting del gruppo. Alla riunione saranno presenti, rigorosamente su invito, esponenti della politica internazionale, economisti ma anche presidenti ed amministratori delegati delle più importanti banche e multinazionali mondiali, oltre che giornalisti e professori universitari. All'appuntamento non mancherà una rappresentanza italiana come comunicato dalla stessa organizzazione del Bilderberg che, dopo anni di polemiche, da un po' di tempo pubblica l'elenco ufficiale dei partecipanti.
Come l'anno scorso tra gli italiani figurano Franco Bernabè, banchiere, ex dirigente pubblico ed ex presidente di Telecom Italia, accreditato come Presidente del gruppo Cartasì, e la giornalista di La7 Lilli Gruber. Al tavolo della conferenza Bilderberg che si terrà Kempinski-Hotel Taschenbergpalais, a rappresentare l'Italia ci saranno però anche due importanti esponenti dell'economia nazionale come Claudio Costamagna, da luglio 2015 presidente della Cassa depositi e prestiti, e il Presidente di Fca John Elkann. Il gruppo italiano sarà composto anche da uno studioso, l'architetto Carlo Ratti, docente al Massachusetts Institute of Technology di Boston dove dirige il MIT Senseable City Lab, un gruppo di ricerca che esplora come le nuove tecnologie stanno cambiando il modo in cui noi intendiamo, progettiamo e viviamo le città. Infine prevista la presenza anche di Marta Dassù, ex viceministro degli esteri nei governi Monti e Letta e attuale membro del comitato esecutivo dell'Aspen Institute.
Tra i temi in discussione quest'anno molti relativi all'attualità come i pericoli geopolitici derivanti dalle tensioni in Medio Oriente e il rischio Brexit, ma non mancheranno i soliti temi macro economici e finanziari come ad esempio la situazione del mercato energetico. Infine ci sarà spazio anche per temi più specifici come il Ttip: il trattato transatlantico di libero scambio. Come sempte però alla fine non ci sarà alcun rapporto finale sulle quanto discusso.