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Bici batte auto: per la prima volta immatricolati più pedali che motori

Per la prima volta in 48 anni la bici ha superato l’automobile come vendite: nel 2011 i veicoli immatricolati in Italia sono infatti 1.748.000 circa e le biciclette 1.750,000, nel 2012 i veicoli erano 1.400.000 e le biciclette 1.650.000.
A cura di Davide Falcioni
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Il sottosegretario alle Infrastrutture e Trasporti Erasmo De Angelis, intervenuto alla conferenza nazionale sul Mobility Management e la mobilità sostenibile, ha reso noti dati importantissimi: "Nelle nostre città è in atto una rivoluzione silenziosa sulle due ruote. C'è un vero e proprio boom dell'uso della bicicletta come mezzo di trasporto cittadino quotidiano, dovuto anche alla crisi, e per la prima volta in 48 anni la bici ha superato l’automobile come vendite: nel 2011 i veicoli immatricolati in Italia sono infatti 1.748.000 circa e le biciclette 1.750,000, nel 2012 i veicoli erano 1.400.000 e le biciclette 1.650.000. Una frenata al trend di crescita che ci ha portato al record di 62 veicoli ogni 100 abitanti, neonati compresi, nelle maggiori 50 città italiane, un terzo in più della media europea”

“Molti Comuni – ha continuato D’Angelis – nonostante i tagli stanno incoraggiando la nuova mobilità urbana ecologica. Ma sono allo studio del Ministero Infrastrutture e Trasporti misure anche innovative per incentivare l'uso della bicicletta e collegare sempre più le piste ciclabili sicure agli itinerari casa-lavoro-scuola, garantendo sicurezza stradale. E’ la strada giusta anche per aumentare la qualità dell'aria, la qualità della vita degli italiani, l'attrattività e la competitività delle nostre città uniche al mondo. Bisogna superare anche le storica debolezza della normativa di riferimento nazionale per la progettazione di piste ciclabili risalente al 1999 che presenta diverse lacune di tipo tecnico. E stabilire finalmente norme moderne di finanziamento di interventi per la mobilità ciclistica e quindi per la realizzazione di piste ciclabili recuperando risorse statali adeguate”.

Ma il sottosegretario ha spiegato anche che “è giusta l’idea di Euromobility e Legambiente di trasformare gli studenti in mobility manager per ridurre gli spostamenti motorizzati. Nonostante la vicinanza dell'86%  delle famiglie italiane agli istituti scolastici, a meno di un quarto d’ora a piedi da asilo, elementari, medie e superiori, almeno 10 milioni di persone ogni giorno effettuano il tragitto in automobile, dando un contributo importante alla congestione, alle emissioni di inquinanti e stimolando nei ragazzi un'abitudine allo spostamento motorizzato”.

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