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Bersani: “Lasciare il Pd? Devono chiamare l’esercito per mandarmi fuori dal mio partito”

Commentando la Direzione Nazionale del Partito Democratico che si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri, l’ex segretario dem Pier Luigi Bersani ha smentito le voci che davano per certa una scissione all’interno del Pd.
A cura di Charlotte Matteini
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Nessun rischio scissione nel Partito Democratico. A ribadirlo sono Pier Luigi Bersani e Roberto Speranza, entrambi esponenti della cosiddetta minoranza dem. "La si può pensare diversamente sul referendum ma per me la scissione non esiste", ha dichiarato Speranza riferendosi ai malumori scatenatisi a seguito dell'annuncio della decisione di votare "no" al referendum costituzionale del 4 dicembre. "Vale per il Pd , vale per qualsiasi partito", ha rincarato l'ex segretario del Pd Pier Luigi Bersani, ribadendo l'insussistenza di voci che sostengono sia vicina la scissione tra renziani e minoranza.

"Invito i commentatori a tener conto di una cosa: solo se la Pinotti schiera l'esercito mi si potrà far fuori dal mio partito. Quella è casa mia", ha sottolineato Bersani, aggiungendo che "non è mai esistito e non esiste e non può esistere alcun vincolo di partito sulle riforme costituzionali", dunque a ogni parlamentare deve essere concesso il libero esercizio del diritto di voto e la possibilità di esprimere la propria volontà indipendentemente dalle indicazioni della segreteria di Partito.

"Io ricavo come logica complessiva della giornata di ieri che si vuol tirare diritto, visto che una commissione non si nega a nessuno. Se si tira diritto, non si può tirar diritto col mio Sì. Si tirerà diritto con il mio No", ha proseguito Bersani commentando la Direzione Nazionale del Partito Democratico che si è svolta nel tardo pomeriggio di ieri.

"Dopo l'apertura del segretario che ha indicato un percorso sulla legge elettorale, leggere di ipotetiche scissioni non credo sia una risposta particolarmente positiva. Spero siano solo interpretazioni sbagliate, noi lavoriamo per l'unità del Pd. Se il problema era quello della legge elettorale, mi pare che abbiamo sgomberato il campo. Se si vuole stare con fiducia e lealtà nel percorso della commissione sull'Italicum ci sono le condizioni per andare avanti nell'unità del Pd", ha commentato il vicepresidente Lorenzo Guerini.

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