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Bersani all’assemblea nazionale del Pd: “Andare oltre Berlusconi”

Pier Luigi Bersani interviene all’assemblea nazionale del Pd e chiede al suo partito di andare oltre il berlusconismo e mettere l’Italia al centro dell’agenda politica. Per il segretario, il nostro Paese non deve girare attorno ai “giorni inconcludenti” ed alle “notti disdicevoli” del Presidente del Consiglio.
A cura di Alessio Viscardi
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Bersani

Pier Luigi Bersani interviene all'assemblea nazionale del Pd e chiede al suo partito di andare oltre il berlusconismo e mettere l'Italia al centro dell'agenda politica. Per il segretario, il nostro Paese non deve girare attorno ai “giorni inconcludenti” ed alle “notti disdicevoli” del Presidente del Consiglio: “Ogni giorno ne arriva una, colpi su colpi ai muri portanti della casa comune, al sistema delle regole”. Bisogna andare oltre tutto questo e presentare un progetto per l'Italia. Il Pd è un partito di governo, secondo Pier Luigi Bersani, e la dimostrazione di ciò è proprio il programma della politica democratica che mette al centro della propria agenda il benessere del Paese. Diversamente da quanto fa il Governo, affaccendato nelle vicende del bunga bunga e nello scandalo Ruby Rubacuori.

Pier Luigi Bersani denuncia i rischi del populismo che sta contagiando la politica a livello europeo, ma che in Italia è così esasperato da provocare un distacco dal resto del continente per quanto riguarda l'economia e l'innovazione: “Noi non proporremo favole ma una sfida positiva per il paese perché la verità è la chiave per evitare la rassegnazione e per dare un orizzonte e un futuro al paese”. Le proposte che Bersani illustra al Pd sono una riforma profonda della Repubblica per creare una democrazia capace di decidere e agire concretamente. Ben accetta una riforma come il federalismo, una revisione della legge elettorale e una normativa chiara per dirimere il conflitto d'interessi. Temi che hanno, però, stancato gli italiani dopo anni di battaglie inconcludenti. Dovere del Partito Democratico, sostiene il suo segretario, è la difesa della Costituzione “più bella al mondo” nel suo processo di innovazione per venire in contro ai tempi che cambiano.

Duro attacco a Giulio Tremonti e al suo “tremontismo”, una politica di tagli dissennati. Bersani auspica stabilità nei conti pubblici attraverso la crescita economica del Paese: “Servono riforme liberali. Ma qui ribadiamo il concetto di fondo per noi: nella società che immaginiamo non accettiamo che salute, scuola e istruzione siano affidate al mercato”. Il rimpasto di Governo annunciato dal Presidente Berlusconi, con l'entrata in scena della Destra di Storace, viene stigmatizzato dal segretario del Pd: “Tendenze populiste esistono in tutta Europa, ma non guidano i Paesi, bensì stanno all’angolo. Da noi invece la destra populista sta al governo e ora imbarca anche Storace. E pensare che Berlusconi 15 anni fa era partito con la rivoluzione liberale”.

Denso di significato anche il passaggio dedicato all'innovazione nel nostro Paese, con un importante passaggio dedicato all'Agenda Digitale: "Noi dobbiamo essere quelli dei nuovi processi di innovazione e tecnologici, noi dobbiamo essere quelli dell'Agenda Digitale […] dobbiamo dare al Paese alcuni progetti fondamentali come la banda larga".

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