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Bernini e Velàzquez: i due volti del Barocco a confronto, in una mostra a Perugia

Velàzquez e Bernini, due dei principali artisti del Barocco, saranno i protagonisti di una mostra in programma a Perugia il prossimo giugno: attraverso l’autoritratto, due stili e due maestri a confronto.
A cura di Federica D'Alfonso
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I due autoritratti di Bernini e Velàzquez a confronto
I due autoritratti di Bernini e Velàzquez a confronto

Nelle sale del Collegio del Cambio di Perugia, magnificamente affrescate dal Perugino, dal 22 giugno al 22 ottobre s'incontreranno due fra gli artisti più importanti del Barocco: Gian Lorenzo Bernini e Diego Velàzquez. L'esposizione, intitolata “Bernini e Velàzquez: autoritratti in mostra”, riunisce, anche attraverso importanti prestiti dai musei stranieri, tutte le opere significative per documentare il fondamentale incontro artistico fra i due maestri del XVII secolo.

È la ritrattistica, in particolar modo l'autoritratto, ad essere al centro del confronto proprosto dal curatore Francesco Federico Mancini: focus dell'esposizione, le immagini fotografiche possedute dallo storico dell'arte Valentino Martinelli e oggi conservate nella Galleria Nazionale dell'Umbria, che ritraggono tre autoritratti distinti e che permettono un confronto fra i diversi stili pittorici. Insieme a questo pezzo importantissimo di storia dell'arte, verranno esposti anche l'Autoritratto a mezza figura del Bernini e quello di Velàzquez, entrambi provenienti dalla Galleria degli Uffizi.

Diego Velàzquez, Autoritratto (1645), Galleria degli Uffizi, Firenze
Diego Velàzquez, Autoritratto (1645), Galleria degli Uffizi, Firenze

Importanti prestiti anche dal Museo del Prado e dal Fabre di Montpellier, da cui provengono altri due modelli di ritrattistica attribuibili alla scuola romana del Bernini: ma al di là della firma effettiva dei dipinti, l'esposizione intende inserirsi in un dibattito critico di lunga data circa le reciproche influenze fra il pittore spagnolo e quello romano. I due, infatti, molto probabilmente ebbero modo d'incontrarsi di persona durante il primo viaggio di Velàzquez a Roma, intorno agli anni Trenta del Seicento.

Il soggiorno italiano di Diego Velàzquez rappresenta, secondo la critica, un punto di svolta sia nello sviluppo del suo stile che per i rapporti della corona spagnola con il regno italiano: a partire dal 1629 infatti, Velázquez affinerà di molto le sue tecniche, ispirandosi soprattutto ai grandi maestri romani, e dipingendo alcune opere ineguagliabili come “San Tommaso d'Aquino confortato dagli Angeli” e i numerosi ritratti dei reali europei, preludi del capolavoro “Las Meninas” del 1656.

Gian Lorenzo Bernini, Autoritratto (1630), Galleria Borghese, Roma
Gian Lorenzo Bernini, Autoritratto (1630), Galleria Borghese, Roma

A partire da questa data, sia nei ritratti di Velàzquez che in quelli attribuibili sicuramente al Bernini, intercorrono notevoli influenze pittoriche reciproche: la conoscenza dei modelli romani indirizzò Velàzquez verso una composizione più organica delle mezze figure, e allo stesso tempo, il Bernini ebbe modo di approfondire notevolmente l'analisi psicologica e interiore dei personaggi dei suoi quadri, grazie allo sguardo spagnolo.

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