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Berlusconi: “Renzi è fortunato, spero non gli capiti quello che è capitato a me”

In un’intervista a Oggi, Berlusconi ricorda la repentina ascesa del Premier sottolineando al contempo gli ostacoli che invece lui ha dovuto affrontare nel corso della sua carriera politica.
A cura di Antonio Palma
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"Renzi ha la fortuna dalla sua, e questa è una grande qualità per un politico, ma spero non gli capitino le stesse cose che sono successe a me", è quanto sottolinea Silvio Berlusconi in alcuni dei passaggi dell'intervista rilasciata al settimanale Oggi, che domani sarà in edicola. Il leader di Forza Italia nel corso del colloquio ha nuovamente elogiato Renzi ricordando il percorso politico del Premier: "Con 108mila voti è diventato sindaco di Firenze, poi con le primarie è diventato segretario del Pd, si è autocatapultato a Palazzo Chigi, si è trovato subito le elezioni europee che gli hanno assicurato quella legittimità democratica di cui aveva bisogno e infine gli è toccata anche la presidenza del semestre europeo". "Sfido chiunque a fare di più e più velocemente!" ha commentato l'ex Premier, aggiungendo: "Una volta, scherzando, ho detto a Matteo Renzi che ha commesso un solo errore, quello di non fare politica dentro Forza Italia".

Gli ostacoli alla rivoluzione liberale

Sottolineando le sue vicissitudini giudiziarie, Berlusconi ha ricordato di non aver potuto contare sulla fortuna di Renzi, ma di essere stato molto ostacolato durate i suoi anni di governo alla guida del Paese. "Mi sono trovato a dover fare i conti con un'incredibile serie di ostacoli" ha spiegato l'ex Premier parlando della promessa della rivoluzione liberale che però non c'è mai stata. "Avevo alleati molto scomodi e malati di un egocentrismo da prime donne che in molti casi non si sono fatti convincere; una opposizione assoluta della sinistra che ha sempre praticato la politica del tanto peggio, tanto meglio, cancellando con un referendum le nostre riforme istituzionali del 2005, che poi sono le stesse che adesso vuole fare Renzi; la grande crisi economica che è venuta dall'America nel 2008" ha elencato Berlusconi, aggiungendo: "E tutto questo con il 90 per cento della stampa contro e, per quanto mi riguarda, con i 58 processi che ho dovuto affrontare, che mi hanno tolto una infinità di tempo per preparare con gli avvocati le 2.750 udienze: a volte tre alla settimana!".

Ricostruire il centrodestra

"I processi e le udienze mi hanno anche privato di quella serenità che è indispensabile per poter operare al meglio" ha insistito Berlusconi che ora però è raggiante per la recente assoluzione nel processo Ruby. "Mi sono commosso. Si è verificato quello che speravo: che i giudici riuscissero a individuare, nonostante le tante favole dei media, la verità dei fatti. Quello che purtroppo non era avvenuto in primo grado" ha commentato infatti Berlusconi durante l'intervista in coppia con la fidanzata Francesca Pascale. Berlusconi infine ha analizzato la situazione politica del Paese ribadendo di puntare nuovamente all'unione del centrodestra. "Abbiamo un Pd al 38%, Grillo al 23 e il centrodestra, frammentato, al 30. Lo scenario è quello di un Paese con una forte coloritura di sinistra e con il M5S che rappresenta un serio pericolo per la democrazia" ha spiegato il leader di Fi, aggiungendo: "Occorre ricostruire l'unità del centrodestra e far sì che i moderati, maggioranza nel Paese, si trasformino in una maggioranza politica organizzata. Noi stiamo tentando di farlo con le nostre Comunità azzurre".

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