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Berlusconi malato, salta incontro con Renzi sulle riforme

Un virus avrebbe costretto il leader di Forza Italia a rimanere ad Arcore saltando il previsto incontro di martedì con Renzi.
A cura di Antonio Palma
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Il previsto incontro di martedì tra il Premier Matteo Renzi e Silvio Berlusconi non si terrà. Il Leader di Forza Italia infatti ha dovuto dare forfait a causa di una indisposizione momentanea. Berlusconi sarebbe raffreddato e per questo ha deciso di rimandare l'importante appuntamento con il Presidente del Consiglio per discutere delle riforme istituzionali. A confermarlo è stato il capogruppo di Forza Italia a palazzo Madama, Paolo Romani, che ai microfoni di SkyTg24 ha commentato: "C'è una leggera indisposizione del presidente Berlusconi che dovrebbe impedire l'incontro di domani". Ovviamente si tratterebbe solo di un rinvio, anche se per il momento a data da destinarsi visto che Berlusconi a causa del virus molto probabilmente resterà ad Arcore tutta la settimana. Da Arcore giurano che la malattia  che ha costretto Silvio Berlusconi a disertare l'incontro di domani è reale e non collegata a giochi politici. In realtà sono in molti però a pensare che sulla decisone del leader di Forza Italia abbia pesato anche l'apertura di Matteo Renzi alle preferenze per la nuova legge elettorale. Nella lettera inviata oggi ai senatori del Pd infatti il Premier ha fatto esplicito riferimento proprio alle preferenze che non rientrano perrò nel patto siglato con Berlusconi.

Senatori in fibrillazione

Quello che in molti temono è che il mancato incontro tra i due leader possa pesare domani in Aula dove inizieranno le votazioni sugli emendamenti al ddl sulle riforme costituzionali. Molti senatori di Forza Italia sono già in fibrillazione e in Parlamento ogni votazione sarà decisiva per evitare che un singolo emendamento possa scardinarne l'intero impianto del patto siglato tra Berlusconi e Renzi. A metter le cose in chiaro ci ha pensato lo stesso Romani che ha spiegato: "Non intendiamo valutare modifiche rispetto all'Italicum, testo che ha avuto un passaggio parlamentare complesso dove noi siamo stati protagonisti". Insomma un preciso avvertimento a Renzi in attesa di fissare un nuovo incontro: le modifiche vanno discusse insieme, così come abbiamo fatto fino ad ora.

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