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Berlusconi lancia Della Valle in politica: “Serve gente nuova come lui”

Accantonate le polemiche passate, Berlusconi elogia Della Valle in politica: “Basta professionisti della politica come Renzi”.
A cura di Antonio Palma
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Endorsement a sorpresa da parte di Silvio Berlusconi al patron di Tod’s Diego della Valle dopo l'impegno politico di quest'ultimo con il movimento “Noi italiani”. Un'uscita a sorpresa quella del leader di Forza Italia soprattutto visti i precedenti tra i due e le frizioni del passato. "Evviva, c’è bisogno di gente nuova, Della Valle è un ottimo imprenditore ed è nuovo come politico" ha dichiarato infatti Berlusconi plaudendo al movimento fondato da Della Valle e che sarà lanciato nell'arena politica ufficialmente dopo l'estate. "C'è bisogno "di avere più persone come lui che decidano di dedicarsi al bene del proprio Paese portando in questa nuova attività tutta la loro capacità ed esperienza" ha proseguito Berlusconi, aggiungendo: "Della Valle è senz'altro il numero uno". Secondo l'ex Premier infatti "il futuro dell'Italia non può che essere portato avanti con successo da gente che viene dalla vita vera e non da chi fa la politica di mestiere e che pensa al proprio personale interesse a dispetto di quello di tutti".

Il riferimento di Berlusconi è ovviamente a Renzi che "ha iniziato prima di me e non vede la capacità di mettere in conto dei provvedimenti in grado di risolvere i problemi della gente e avviare il Paese verso uno sviluppo". "Anche Renzi è un professionista della politica" ha sottolineato il leader di FI, spiegando: "C'è il 50% di persone che non va più a votare, sono delusi, sfiduciati e rassegnati. Vedono che tutti questi in politica hanno un qualcosa che non corrisponde alle esigenze di una conduzione diversa del Paese". Le stesse critiche al Premier le aveva rivolte ieri proprio Della Valle. Commentando il lavoro del governo infatti l'imprenditore aveva accusato: "Renzi avrebbe potuto giocare una bella partita e stare vicino ai problemi delle persone, ma purtroppo si è messo a discutere sotto banco, ripercorrendo i problemi della vecchia politica".

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