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Berlusconi: ‘La politica è impotente contro i magistrati’, Alfano: ‘Scenderemo in piazza per la riforma della giustizia’

La politica italiana sarebbe impotente contro lo strapotere economico e giudiziario dei magistrati, ne è convinto Silvio Berlusconi. Il ministro Alfano richiama la gente in piazza per far approvare la riforma della Giustizia.
A cura di Alessio Viscardi
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Berlusconi

Nuovo messaggio audio del presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenuto telefonicamente a Rete Italia: “In Italia il potere giudiziario è diventato un contropotere e la politica è resa impotente e messa in un angolo. Il nostro è l'unico Paese della democrazia occidentale in cui il potere dell'esecutivo è sovrastato dai poteri delle Camere, dal potere giudiziario e dalla Corte costituzionale che si oppongono al cambiamento. Serve la riforma della giustizia per riequilibrare i poteri dello Stato”. Così Berlusconi rilancia la propria proposta di una riforma della giustizia che riguardi soprattutto la durata dei processi e l'obbligatorietà dell'azione penale. Gli fa eco il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, che si dice pronto a “portare la gente in piazza” per far approvare le riforme.

Per il ministro della Giustizia, è necessario far approvare la riforma della giustizia nelle piazze, con l'impiego del partito e di Silvio Berlusconi: “Dobbiamo batterci per far passare quella che in altri Paesi è un'ovvietà e purtroppo è il limite del nostro Paese. Dobbiamo batterci contro il pregiudizio doloso di chi sposa le ragioni dei magistrati a prescindere dai loro meriti e dai loro demeriti”. La tabella di marcia predisposta dal ministro prevede dopo Pasqua l'avvio dell'esame della legge alla Camera.

Il premier Berlusconi, invece, oggi denuncia la debolezza del governo in confronto allo strapotere “economico e giudiziario” dei magistrati: “Oggi in Italia la politica è debole e a volte impotente e non protagonista del cambiamento. Noi spesso siamo i parafulmini dei problemi e dei disagi della società. I veri poteri che contano sono quelli economici, finanziari, ma soprattutto il potere giudiziario. La crisi della politica può diventare la crisi della democrazia. E il vero dilemma del nostro tempo è quale potere ha oggi la politica per affrontare e risolvere i problemi”.

Berlusconi torna a ribadire di essere vicino ad avere una nuova maggioranza in Parlamento, con la quale far approvare tutte le riforme necessarie a “garantire un futuro” al nostro paese contro un'opposizione che non fa altro che “remare contro”.

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