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Berlusconi, il sito Forzasilvio.it oscurato: “200 mila euro di debiti non pagati”

Niente svolta 2.0 per Forza Italia. Il portale, voluto dall’ex premier come principale canale di comunicazione coi suoi elettori, ora è solo una pagina bianca. Il gestore si è già mosso per vie legali e ora pretende gli arretrati.
A cura di Biagio Chiariello
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Nato nel 2009 come il network dei sostenitori di Silvio Berlusconi, oggi Forzasilvio.it è solo una pagina bianca. Chi vi clicca non trova più il sito dedicato al leader di Forza Italia. Eh già, perché il portale è stato oscurato dalla società che lo gestisce (la Speakage di Milano) a causa di fatture non pagate per oltre 200 mila euro, come scrive l’Ansa. Soldi che ora il gruppo di comunicazione digitale intende recuperare, tenendo "in ostaggio" i dati accumulati in questi ultimi anni. La Speakeage lo ha fatto intendere chiaramente nella lettera che ha inviato a Forza Italia e che l'Ansa ha diffuso: “Ove perdurasse il vostro inadempimento senza ulteriore avviso i siti telematici oggetti del contratto saranno spenti e i dati in essi contenuti saranno restituiti alla vostra organizzazione solo a fronte del pagamento dei costi necessari per l'estrazione nonché del debito complessivo".

L’esperienza 2.0 di Forza Italia rischia dunque di naufragare miseramente. La notizia, che arriva peraltro nel giorno in cui Berlusconi ha ricevuto la notizia del riconoscimento dell’estinzione della pena all’interdizione dai pubblici uffici, è commentata anche dal patron della Speakage Marco Camisani Calzolari. "Non posso dire molto di più perché devo tutelare sia la società che il credito. Di certo – continua – c'è che forzasilvio.it, dal punto di vista della comunicazione, è stato uno dei primi ‘social network' creati da forze politiche, uno strumento verticale per tenere i contatti con i sostenitori. Strumento innovativo che adesso Forza Italia non ha più. Ma è la mia valutazione da esperto di strategie digitali: con Speakage abbiamo curato progetti simili per Greenpeace o il Partito democratico di Londra".

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