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Berlusconi: “Dopo il referendum deciderò se proseguire con l’attività politica”

Silvio Berlusconi, intervistato a Cartabianca dalla giornalista Bianca Berlinguer, si è inoltre detto pronto a partecipare alle primarie di coalizione, come richiesto da Matteo Salvini.
A cura di Charlotte Matteini
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berlusconi 2016

Ospite a Cartabianca, trasmissione Rai condotta dalla giornalista Bianca Berlinguer, Silvio Berlusconi ha a lungo parlato del referendum costituzionale del prossimo 4 dicembre, elencando le motivazioni che l'hanno portato a decidere di sostenere il fronte del No. Durante la trasmissione, però, la conduttrice, vedendo che l'ex presidente del Consiglio si stava dilungando troppo, ha cercato di stoppare la discussione per non rimanere troppo tempo a parlare dello stesso identico argomento. Ma Berlusconi non ha apprezzato l'ingerenza della conduttrice e ha minacciato di lasciare lo studio televisivo. "Signora, se non mi dà il tempo di dare una risposta completa… Le stavo dicendo due cose importantissime… Queste sono questioni serie, non da risposte sì o no. Se lei non mi lascia finire il ragionamento, è inutile fare quest'intervista. E allora mi alzo e me ne vado…", ha detto visibilmente irritato l'ex presidente del Consiglio.

"Non se ne vada, ma io devo farle anche altre domande. Finisca la sua spiegazione, ma poi mi permetta di farle altre due domande. Altrimenti abbiamo finito la trasmissione…", ha replicato la conduttrice, convincendo Berlusconi a proseguire. Nel corso della puntata, oltre a parlare del referendum costituzionale, Berlusconi ha dichiarato: "dopo il referendum del 4 dicembre prenderò la decisione se continuare l'attività politica o tirarmene fuori", lasciando intendere che potrebbe in qualche modo porre fine alla sua ventennale esperienza in politica.

Sul finale, Berlusconi ha inoltre replicato alla richiesta di primarie del centrodestra avanzata da Matteo Salvini, che settimana scorsa disse che anche qualora la sentenza della Corte di Strasburgo dovesse annullare l'incandidabilità di Berlusconi derivante dalla condanna per frode fiscale, non potrebbe ambire a riprendere il ruolo di leader della coalizione senza una legittimazione popolare: "Nessuno determina il leader, i leader vengono dal basso, è la gente che decide. Io penso che verrebbe fuori a furor di popolo. Per il momento non ho nessuno in mente, ho in mente me stesso. Come si può paragonare la mia esperienza imprenditoriale e politica rispetto a chi esperienza non ha? Se Meloni e Salvini non accettassero di far parte della coalizione di centrodestra, cosa che escludo assolutamente, diventerebbero semplicemente irrilevanti".

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