Berlusconi dice no alle primarie per il centrodestra, Salvini: “Niente dinastie”

Niente primarie per stabilire il leader di Forza Italia e niente primarie anche per stabilire chi guiderà l'eventuale coalizione più ampia di centrodestra. Lo ha ribadito ancora un volta oggi Silvio Berlusconi che pur meditando un suo addio alla leadership per ora non vuole sentir parlare di primarie. "Ho già disdetto l'ipotesi primarie perché sono manipolabilissime, poi non sono previste dalla Costituzione, e infine perché con le primarie la sinistra ha offerto in alcune città i peggiori sindaci della loro storia" ha dichiarato il numero uno di Forza Italia da Napoli, dove si trovava per la campagna elettorale di queste elezioni regionali 2015. "Ci sono già protagonisti nel centrodestra che probabilmente saranno in grado di proporsi come leader, poi saranno gli elettori a scegliere se avranno sufficiente preparazione o carisma per essere davvero leader" ha sottolineato ancora il Cavaliere.

A rispondere indirettamente a Berlusconi ci ha pensato Matteo Salvini, segretario della Lega Nord con cui FI ha un patto di alleanza per le elezioni regionali in Liguria, Veneto, Umbria e Puglia. "Non ci sono eredi e dinastie ma cittadini che dovranno scegliere il programma e i candidati per sfidare Matteo Renzi. Non penso ci sia un diritto di sangue" ha attaccato infatti il numero uno del Carroccio intervenendo questa mattina alla trasmissione Coffee Break su La7. Proprio con riferimento alla Lega, Berlusconi però ha ribadito: "In tutti i Paesi europei, la destra non è mai riuscita a conquistare il governo: non è con una destra che si pone in una dimensione provocatoria che si riesce a catturare il consenso per governare il Paese".