Berlusconi: “Con sanzioni alla Russia rischiamo un inverno al freddo”

Dopo che nei giorni scorsi si era concentrato sui meccanismi di finanziamento di Forza Italia, denunciando che la nuova legge sul finanziamento ai partiti della "sinistra" gli impedisce di donare come in passato, oggi Silvio Berlusconi era atteso alla scuola di formazione politica del partito in corso a Sirmione. Un appuntamento al quale il Cavaliere non si è sottratto, con un lungo discorso ad una platea composta in gran parte di giovani, cominciando dalla questione delle riforme intraprese dal Governo Renzi: "Come possiamo noi, persone responsabili e coerenti con il nostro passato, dire di no a riforme costituzionali che volevamo fare noi?". Appoggio confermato al progetto di Renzi, dunque, anche se Berlusconi precisa che Forza Italia "non è soddisfatta dei risultati raggiunti finora". E proprio dal partito vuole ripartire, "piantando una bandiera di Forza Italia in ogni comune e trasformare in vera maggioranza politica la maggioranza degli italiani, che sono moderati". In tal senso, è necessario predisporre "un esercito di giovani e di missionari disposti a combattere per la libertà, ritrovando lo spirito del '94 e difendendo l'operato dei miei Governi, che hanno fatto più di tutto ciò che gli altri hanno realizzato in 50 anni".

Un ultimo passaggio è invece dedicato alla questione ucraina, con la critica netta alla linea sanzionatoria dell'Unione Europea e gli immancabili "consigli" anche al Governo italiano: "Rischiamo di passare un inverno al freddo se continuiamo in questo modo". Per il Cavaliere, occorre proseguire nella politica di riavvicinamento fra Usa e Russia che lui ha praticato in prima persona negli anni in cui è stato al Governo, diventando "un punto di riferimento per la diplomazia internazionale" ed un "amico fidato sia degli Stati Uniti che di Putin".