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Berlusconi: “Basta con le cautele, vogliono arrestarmi”

“Ma basta con questi moderatismi, non ne posso più di queste cautele! Vogliono arrestarmi, farmi fuori, dovete reagire! Vi voglio tutti a palazzo di Giustizia, vogliono crocifiggermi!”. Il Corsera riporta lo sfogo di Berlusconi dopo le ultime vicende giudiziarie: è scontro aperto tra i giudici ed il Cavaliere.
A cura di Redazione
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"Ma basta con questi moderatismi, non ne posso più di queste cautele! Vogliono arrestarmi, farmi fuori, dovete reagire! Vi voglio tutti a palazzo di Giustizia, vogliono crocifiggermi!". Sarebbe stato questo lo sfogo di Silvio Berlusconi nel giorno in cui i giudici di Milano hanno negato il legittimo impedimento a Longo e Ghedini e quelli di Napoli hanno chiesto il suo giudizio immediato per la presunta corruzione di De Gregorio (in serata è invece stata accolta la richiesta di legittimo impedimento nel processo Ruby). A restituirci il clima che si respira in casa centrodestra è il Corsera, con un pezzo a firma Paola Di Caro, che riporta anche queale sia la vera preoccupazione del Cavaliere, al di là delle strategie post elettorali in vista delle prime scadenze parlamentari:

"L'operazione protesta ha visto il Pdl più o meno compatto, nonostante il dubbio di alcuni sull'efficacia della mossa. Dubbi che parecchi nutrono, stavolta sì, sull'evocato Aventino che dovrebbe tenersi venerdì, quando si insedieranno le Camere. […] Insomma, se il timore è quello sussurrato da tutti – una richiesta di arresto da Napoli – l'obiettivo minimo è avere l'assicurazione che Napolitano non lo permetterà. Ma, politicamente parlando, è ancora più importante capire che spazi esistono per l'elezione condivisa di un presidente che sia di garanzia per la sopravvivenza del Cavaliere.

In ogni caso la situazione resta tesissima e nei prossimi giorni le vicende giudiziarie si intrecceranno alle scadenze parlamentari, con l'elezione dei Presidenti di Camera e Senato e le prime consultazioni di Napolitano che restituiranno un'immagine più chiara delle forze in campo. È forse anche per questo motivo che, per il momento, sono in molti all'interno del Popolo della Libertà a pensare che l'Aventino sia una forzatura non necessaria. La strada, insomma, resta quella del dialogo con Napolitano, cui solo ieri Gasparri chiedeva di "intervenire in qualità di presidente del Csm e di garante supremo delle istituzioni".

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