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Berlusconi a Meloni e Salvini: “Divisi perdiamo e consegniamo Roma alla Sinistra”

Dopo il passo indietro di Bertolaso e la decisione di appoggiare la candidatura a sindaco di Roma di Marchini, questa mattina Berlusconi, intervistato da Radio anch’io, cerca di rispondere alle domande e di spiegare le motivazioni delle ultime scelte fatte da Forza Italia: “Io non ho sacrificato Bertolaso, è stato lui a ritenere di non poter vincere”.
A cura di Charlotte Matteini
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L’ex capo della Protezione Civile parla con Il Fatto Quotidiano e chiede perché le sue conversazioni con Napolitano non diventino pubbliche: “Si capirà che era lui il mio referente, altro che Berlusconi e Letta”. E dice di non essere “il bastardo della cricca”.

"Il centrodestra l'ho inventato io. Non c'era mai stata un'alleanza, che dura da tanti anni e che dura ancora secondo me, tra il centro e la destra". Così, dopo il passo indietro di Guido Bertolaso e la decisione di appoggiare la candidatura dell'ingegnere e costruttore romano Alfio Marchini, questa mattina Silvio Berlusconi, intervistato da Radio anch'io, cerca di rispondere alle domande e di spiegare le motivazioni delle ultime scelte fatte da Forza Italia.

"Io non ho sacrificato Bertolaso, ma è stato lui a farsi da parte pur restando a disposizione di un'amministrazione con sindaco Marchini", ha dichiarato. Secondo quanto  raccontato da Silvio Berlusconi, Bertolaso si sarebbe ritirato per via delle numerose polemiche che hanno accompagnato la sua candidatura sin dai primi giorni, e con il ritiro dell'appoggio alla coalizione da parte di due partiti du te. Per questo motivo, quindi, Bertolaso "ha ritenuto e giudicato di non poter vincere e ha pensato che con un supporto diverso e allargando il centrodestra a Marchini".

"Un nuovo patto del Nazareno?". A quest'indiscrezione, lanciata da alcuni notisti politici nel pomeriggio di ieri, che hanno sostenuto che la scelta di Berlusconi sia stata compiuta solamente per favorire il candidato renziano Roberto Giachetti, Berlusconi risponde: "Nulla di più lontano dal vero. Noi dobbiamo porre fine al governo di Renzi, un governo illegittimo e abusivo che è contro il voto del popolo. Noi dobbiamo mettere fine all'emergenza democratica quindi una decisione su Roma non cambia questo atteggiamento". Nessun nuovo patto del Nazareno, stando alle dichiarazioni di Berlusconi, quindi.

Non è però d'accordo Giorgia Meloni che, intervenendo alla stessa trasmissione, ha sostenuto: "Noi siamo per il centrodestra moderato non inciucisista. FI vuole andare a rafforzare un governo infame". E poi, ancora: "Si vuole far vincere il candidato di Renzi, che sta un po' in difficoltà, l'unico obiettivo serio dell'operazione di Berlusconi è questo, Marchini non ci arriva al ballottaggio, poi vedremo, purtroppo lo sapremo troppo tardi". Meloni, inoltre, ha dichiarato di essere stata la prima a fare molti appelli per ricompattare il centrodestra, a patto però che venissero supportati candidati sostenibili e che sin dall'inizio aveva avvertito Berlusconi del fatto che Bertolaso sarebbe stato un candidato troppo debole. A queste parole, che esprimono anche il pensiero dell'ex alleato Matteo Salvini, il leader di Forza Italia ha replicato: "Non me l'aspettavo tanta durezza da loro, io non l'ho mia praticata -ha aggiunto il leader di Forza Italia-. Ma a loro rispondo che in altre città già andavamo divisi, che queste sono elezioni amministrative e che se restiamo divisi non c'è possibilità di contrastare la sinistra e vincere politiche ma restiamo ininfluenti e consegniamo il governo del Paese alla sinistra".

Il leader del centrodestra ha poi proseguito l'intervista cercando di lanciare un appello a Giorgia Meloni e Matteo Salvini, che sembrano decisamente intenzionati a proseguire la campagna elettorale romana in autonomia: "Divisi perdiamo. Non c'è un centrodestra vincente senza di noi, sarebbe solo di testimonianza e per vincere invece dobbiamo ritrovare i voti dei moderati". Quanto al rischio di spaccature nel partito, Silvio Berlusconi ha categoricamente escluso l'ipotesi. Del malcontento c'è stato, ma "in Forza Italia non accadrà nulla. Ieri ho riunito il vertice del partito per spiegare la decisione e alla fine si sono convinti dopo aver ascoltato le mie spiegazioni".

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