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Berlusconi a Ballarò: “Aboliremo il finanziamento pubblico ai partiti”

Ospitato nell’ultima parte di Ballarò, Berlusconi si è confrontato con il conduttore Floris, esponendo i piani per restituire l’Imu e lanciandosi in altre azzardate proposte elettorali.
A cura di Andrea Parrella
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Berlusconi all'arrivo alla Stazione Centrale di Milano con la Pascale

E' stata una breve mezz'ora di botta e risposta tra Giovanni Floris e Silvio Berlusconi quella rappresentata nell'ultima parte di Ballarò di questa sera. E' arrivata in un momento galvanizzante per la coalizione del cavaliere, che è riuscita a ridimensionare ulteriormente la distanza dal centronistra di Bersani dopo l'annuncio della restituzione dell'Imu e del condono fiscale di questi ultimi due giorni. Il copione non è stato troppo diverso dal solito, lì dove le frasi ad effetto dell'ex premier hanno provato a sopraffare le domande taglienti e ben piazzate del conduttore. La prima parte era dedicata alla necessità di ridiscendere in campo, cui sarebbe stato costretto da cause di forza maggiore:

Senza tuttavia dimenticare un tema caro al cavaliere, quello dell'insufficienza di potere nelle mani del premier, a favore invece del ministro dell'economia, ruolo al quale si indirizzerebbe in un'eventuale formazione di governo di centrodestra, poiché il solo ministero che lasci davvero la possibilità di prendere decisioni concrete. Floris non ha lesinato sull'ironia:

Si è passato dunque all'argomento centrale di questa campagna elettorale, divenuto punto focale della settimana e della volata finale, quella tanto millantata restituzione dell'Imu assicurata ai cittadini, dovesse andare al governo la sua coalizione. Così come in trasmissione con Maroni, è stata sottolineata dall'ex premier la brevità dei tempi di accordo con la Svizzera per garantire la cifra inizialmente prelevate dalla Cassa Risparmi e Prestiti per la restituzione a stretto giro della quota:

Giovanni Floris passa dunque al parere di alcuni economisti, presentati come di orientamento politico vario, i quali, complessivamente, giudicano in maniera sostanzialmente negativa, se non irrealizzabile la proposta stessa, sia per i problemi fattivi nella sua realizzazione, anche per le ripercussioni che l'operazione stessa potrebbe avere sui mercati e sullo spread. Berlusconi attacca chiaramente Floris, definendoli tutti economisti di sinistra:

Quando Floris domanda a Berlusconi dei punti precisi attraverso i quali ha intenzione di recuperare la riduzione progressiva dell'Irap, ovvero i 16 mld di cui si sta parlando in questi giorni, il cavaliere non ha dato una risposta precisa, rispondendo con vaghi per esempio. In questo frangente è parso in difficoltà, vista la prontezza di Floris nel continuare a colpirlo ai fianchi. Il presidente ha elencato tutti i successi di governo ottenuti e allora, Floris, non ha potuto esimersi dal dire:

Momenti di aperto sfottò e frasi ad effetto si sono susseguite, tra i tanti proclami dell'ex premier. Dopo aver affermato che non sarebbe stato lui a fare la legge elettorale, il celebre porcellum, l'intervista si è conclusa con la seguente affermazione:

Ad inizio puntata, Maurizio Crozza si è esibito nella sua proverbiale imitazione di Berlusconi, confermando un momento di ispirazione formidabile. La proiezione che ha offerto del premier, specie per gli ultimi annunci, ha davvero messo nelle condizioni di non riuscire a distinguere, a tratti, le frasi del comico genovese e quelle del cavaliere. Buona parte degli italiani comincia a fronteggiare l'idea nefasta che anche questa volta non cambierà molto.

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