32 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Berlino, con un calcio fece cadere dalle scale una donna in metro: condannato

Il video dell’assurda aggressione ha scatenato una valanga di reazioni indignate. In una metro di Berlino, senza alcuna apparente ragione, il giovane bulgaro fece cadere una ragazza che scendeva le scale.
A cura di Susanna Picone
32 CONDIVISIONI
Immagine

Svetoslav S., il giovane bulgaro di 28 anni protagonista di un filmato che nei mesi scorsi ha fatto il giro del mondo, è stato condannato a due anni e undici mesi di reclusione da un tribunale tedesco. Si tratta dell’uomo responsabile dell’assurda aggressione avvenuta il 27 ottobre scorso nella stazione di Hermannstraße della metropolitana di Berlino. In un video diffuso dalla polizia diverse settimane dopo i fatti si vede chiaramente il gesto dell’uomo, che con una bottiglia di birra e una sigaretta in mano si avvicina a una donna sulle scale e le dà senza motivo un calcio alle spalle. La donna inevitabilmente cade dalle scale provocandosi delle fratture mentre lui va via insieme ad altri uomini come se niente fosse. Il bulgaro, identificato e fermato qualche settimana dopo mentre si trovava su un autobus di Berlino, è stato processato con l'accusa di aggressione e lesioni ai danni della ragazza.

La difesa dell’aggressore della metro di Berlino – Un processo che si è chiuso appunto con la condanna a quasi tre anni per l’aggressore che ha ammesso di essersi riconosciuto nel video della metro diffuso dalla polizia ma di non ricordare di aver spinto dalle scale quella donna. “Ho trovato me stesso orribile quando ho visto il video”, ha detto l’uomo in tribunale. Ha inoltre aggiunto che quella sera aveva bevuto molto e consumato varie droghe tra marijuana, cocaina e crystal meth, e infine aveva discusso con sua moglie. Un esperto che ha testimoniato durante il processo ha detto che l’imputato ha un QI di 63 e ciò può essere considerato come un handicap mentale, inoltre aveva subito dei danni cerebrali in seguito a un incidente d'auto. Alla fine i giudici hanno ridotto la pena di tre anni e nove mesi che era stata richiesta dall’accusa condannandolo, appunto, a due anni e undici mesi.

32 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views