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Berlino, Amri fece saluto Isis alla telecamera dopo la strage: “Sapeva di essere ripreso”

Continuano le indagini sull’attentato col tir al mercatino di Natale di Berlino. È stato fermato un tunisino che cenò col sospetto attentatore Anis Amri la sera prima della strage.
A cura di Susanna Picone
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Anis Amri, l'attentatore di Berlino.

A distanza di più di due settimane dall’attentato di Berlino, dove il 19 dicembre scorso un tir lanciato sulla folla ha provocato la morte di dodici persone, continuano le indagini sul presunto attentatore Anis Amri – poi ucciso a Sesto San Giovanni – e su eventuali complici del tunisino. Di Amri è spuntato un video che lo ritrae alla stazione di Zoologischer Garten di Berlino, a pochi metri dal luogo dove aveva compiuto l'attacco. Secondo quanto ha riferito la portavoce della procura generale in una conferenza stampa a Karlsruhe, Amri era consapevole di essere ripreso e così ha fatto un gesto alla telecamera. Avrebbe alzato verso l’obiettivo il dito indice, un gesto che viene considerato un saluto dei militanti dell’Isis (sta a significare l’unicità di Dio).

La fuga di Anis Amri dopo l'attentato di Berlino

La portavoce della procura ha anche detto che “secondo informazioni delle autorità olandesi”, Amri è stato segnalato dalle telecamere di sorveglianza il 21 dicembre intorno alle 11.30 alla stazione di Nimega, poco dopo il confine fra Germania e Olanda, e alle 13.30 alla stazione di Amsterdam. Ancora più preciso dunque il percorso che il tunisino ha compiuto dopo l’attentato di Berlino. Tutte le informazioni finora raccolte, compresa quella giunta dall'Italia che l'arma con cui Amri ha sparato ai poliziotti a Sesto è la stessa di quella utilizzata a Berlino, “fanno ormai ritenere” gli inquirenti tedeschi che “il ventiquattrenne tunisino sia stato l'attentatore di Berlino”, ha concluso la portavoce.

Arrestato un tunisino che cenò con Amri

Intanto, le perquisizioni compiute a Berlino hanno portato al fermo temporaneo di un altro tunisino, un ventiseienne che, secondo quanto emerso, cenò con Amri la sera prima dell'attentato in un ristorante del quartiere Mitte. I due avrebbero “parlato intensamente”. Secondo quanto scrive la Bild, la procura di Berlino che ha interrogato il ventiseienne ha spiccato un mandato di arresto nei suoi confronti per “frode sociale”, un reato che contempla frode sui sussidi di assistenza. L’uomo è detenuto nella capitale. In precedenza la portavoce della procura generale aveva detto che le indagini non hanno invece ancora concretizzato i sospetti su una partecipazione dell’uomo all'attacco al mercatino di Natale o “almeno su una sua conoscenza dei piani” di Amri.

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