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Beppe Grillo: “Questo Parlamento è una burla, Renzi è un pagliaccetto”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle durante la conferenza stampa di presentazione della proposta di abolizione di Equitalia attacca a testa bassa Governo e avversari politici.
A cura di Redazione
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"Mi seguite con delle telecamere come dei walking dead, fate domande stupide su Renzi, come se io fossi il candidato contro Renzi. Io non sono l'anti-Renzi. Io non sono candidato, l'avversario di Renzi sono la democrazia, l'intelligenza e la libertà". Così Beppe Grillo si è rivolto ai giornalisti nel corso della conferenza stampa di presentazione del progetto per l'eliminazione di Equitalia studiata dai parlamentari del Movimento 5 Stelle. Una proposta che prende spunto dalla considerazione dell'esistenza di un "rapporto criminogeno che ha lo Stato con i cittadini", dunque "Equitalia va abolita per una questione di giustizia".

Non potevano però mancare considerazioni sul particolare momento politico del Paese e sulle ultime vicende di cronaca giudiziaria. A cominciare dalla vicenda Dell'Utri che "non tornerà più" e che "non ha nemmeno il coraggio di tornare in Italia e affrontare il processo", passando per l'assegnazione di Berlusconi ai servizi civili, cui "è convenuto delinquere, poiché adesso dovrà andare mezza giornata ai servizi sociali, per avere evaso centinaia di milioni". Poi un duro attacco alla Presidente della Camera Laura Boldrini che "è una dilettante allo sbaraglio" e ovviamente al Presidente del Consiglio Renzi: "Gli 80 euro sono un voto di scambio, ma questo Parlamento è diventato una burla, abbiamo un pagliaccetto messo lì che fa tutto entro il 25 di maggio". Invece, secondo il capo politico del Movimento 5 Stelle, il "25 maggio cambierà la storia di questo Paese".

Infine sulla polemica di ieri relativa alla sua citazione di Primo Levi, Grillo non fa nessun passo indietro: "Io conosco Levi e quella poesia l'ho rapportata ai giorni nostri perché siamo in mano ai poteri forti e alla P2. La comunità ebraica dovrebbe cambiare portavoce, perché la comunicazione è importante".

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