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Beppe Grillo: “Pietismo peloso per i clandestini che muoiono in mare, nessuno parla delle cause”

Torna a parlare di immigrazione Beppe Grillo, con un breve post sul blog in cui accusa: “Le persone che muoiono annegate nel Mediterraneo, muoiono due volte, la prima in mare, la seconda per la nostra ipocrisia”.
A cura di Redazione
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Che la linea del Movimento 5 Stelle sul tema dell'immigrazione fosse sempre la stessa (nessuna concessione al "pietismo", ma attenzione a considerare i flussi migratori che investono il nostro Paese più con la "testa" che col "cuore") non era minimamente in discussione; quello che invece stupisce è il fatto che per una volta sia davvero poco il materiale per le solite, immancabili polemiche politiche. Il nuovo post con il quale Beppe Grillo torna sulla questione immigrazione, è infatti chiaro e preciso, in modo da non rendere possibili fraintendimenti di sorta. Con un punto centrale, inequivocabile: troppo spesso ci si concentra sugli effetti, ovvero sull'arrivo di migliaia di disperati sulle coste italiane, dimenticando le cause del problema immigrazione, che spesso risiedono nei rapporti non chiariti fra l'Occidente (le multinazionali, i trafficanti di armi compresi) ed i Paesi africani.

E troppo spesso, nella lettura del capo politico del Movimento 5 Stelle, la scena è occupata dal " pietismo peloso verso gli immigrati clandestini che muoiono annegati", al punto che "le persone che muoiono annegate nel Mediterraneo, muoiono due volte, la prima in mare, la seconda per la nostra ipocrisia". Ecco il post integrale:

Il pietismo peloso verso gli immigrati clandestini che muoiono annegati, che fuggono dai loro Paesi verso l'ignoto nasconde sempre le motivazioni per cui delle persone sono costrette ad abbandonare le loro Patrie, i loro affetti per un salto nel buio. Noi siamo allo stesso tempo carnefici e salvatori dal cuore di pietra. che fanno mostra di sé a Lampedusa o con discorsi sull'accoglienza sempre disattesi. Quando infatti questi poveri cristi arrivano, non vengono accolti, ma lasciati a sé stessi o rinchiusi in qualche centro.Non sono mai discusse le cause di questi esodi, ma fotografati solo i loro effetti perché fa comodo e anche molto radical chic (quanto ci sentiamo più buoni…). Chi vende armi ai Paesi di questi fuggitivi? Chi li bombarda allegramente? Chi ne sfrutta le risorse (spesso enormi)? Governi, multinazionali, aziende produttrici di armi. Sono queste le cause, ed è qui che bisogna intervenire, non sugli effetti, non sui barconi, ma nessuno apre bocca.Pecunia non olet. Le persone che muoiono annegate nel Mediterraneo, muoiono due volte, la prima in mare, la seconda per la nostra ipocrisia.

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