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Beppe Grillo lancia la marcia contro la povertà a sostegno del reddito di cittadinanza

Il capo politico del Movimento 5 Stelle pensa ad una mobilitazione a sostegno della proposta di reddito di cittadinanza: probabilmente a Roma nelle prime settimane di maggio.
A cura di Redazione
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Per ora non si conoscono dettagli ulteriori, ma la notizia è comunque rilevante: il Movimento 5 Stelle organizzerà una marcia contro la povertà, una manifestazione nazionale a sostegno della proposta di reddito di cittadinanza presentata dai parlamentari grillina (e per il momento nemmeno calendarizzata in Parlamento). A rendere nota la volontà di mettere in campo un simile sforzo è stato lo stesso Beppe Grillo, con uno stringato comunicato pubblicato qualche giorno fa sul suo blog:

E' inaccettabile che in Italia ci siano 10 milioni di persone che vivono sotto la soglia di povertà, per questo il M5S vuole fare approvare al più presto il reddito di cittadinanza che è presente ovunque in Europa tranne che da noi, in Grecia e in Ungheria. Per supportare questa iniziativa il M5S sta organizzando una marcia a livello nazionale i cui dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni. Una marcia contro la povertà.

La proposta del Movimento 5 Stelle è del resto chiarissima: una forma di reddito minimo garantito (tecnicamente infatti non si tratterebbe di un reddito di cittadinanza, ma di una misura selettiva e proporzionale al reddito), con l’obiettivo di sottrarre ogni individuo dall’ambito della precarietà al fine dell’ottenimento della redistribuzione della ricchezza e della salvaguardia della dignità della persona”. Più nello specifico, come vi abbiamo raccontato nel nostro speciale:

Si immagina così di garantire ai beneficiari un reddito annuo netto pari a 9360 euro, dunque con un assegno mensile di 780 euro o di una cifra integrativa, nel caso in cui il beneficiario (quale unico componente di nucleo familiare) abbia già un reddito. Insomma, lo Stato garantirà ad ogni nucleo familiare il raggiungimento, anche tramite integrazione, di un reddito minimo in ordine alla soglia di povertà relativa, che per il momento è quantificata in 780 euro mensili netti (e sarà poi aggiornata in base al livello della soglia di povertà relativa stabilito dall’ISTAT).

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