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Beppe Grillo: “L’unico successo di Renzi è l’aumento dei morti sul lavoro”

Il capo politico del Movimento 5 Stelle torna ad attaccare il Presidente del Consiglio: “Fabbriche trasformate in cimiteri, diritti in carta straccia”.
A cura di Redazione
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Nel giorno in cui il Presidente del Consiglio Matteo Renzi "ufficializza" sostanzialmente la volontà del Governo di eliminare l'articolo 18 dello Statuto dei lavoratori, Beppe Grillo sceglie di parlare di un aspetto spesso ignorato nel dibattito in corso: quello delle morti sul posto di lavoro. Lo fa riportando i dati relativi al confronto con il 2013 ed evidenziando una cifra: sono 489 i morti per infortuni sui luoghi di lavoro dall'inizio dell'anno +7,1 % rispetto allo stesso giorno del 2013.

Le considerazioni in tal senso sono drastiche e Grillo ribadisce come la sottovalutazione del problema sia una vera e propria colpa del Governo e, nello specifico, del Presidente del Consiglio. Quello dell'esecutivo, insomma, nella lettura del capo politico del Movimento 5 Stelle, è un comportamento che determina la "trasformazione in cimiteri" delle fabbriche. Ecco la sintesi del ragionamento di Grillo:

Per eliminare il problema della disoccupazione e della mancanza di lavoro, il governo ce la sta mettendo tutta. La soluzione è semplice, è sufficiente eliminare i lavoratori. In questi giorni il bollettino delle morti sul lavoro (chiamiamole omicidi annunciati per mancanza di applicazione delle norme di sicurezza) è diventato un bollettino di guerra. E' uno dei pochi successi di Renzie, un bel +7.1% di morti rispetto all'analogo periodo del 2013. 489 morti ad oggi e lui pensa all'abolizione dell'articolo 18… Fabbriche trasformate in cimiteri, diritti in carta straccia. Evviva i salottini buoni e i consulenti alla Marchionne e alla sinistra che la trionferà.

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