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Beppe Grillo: “Governo fa interessi delle lobby e degli amici, deve andare a casa”

Dalle pagine del suo blog Grillo presenta la mozione di sfiducia al Governo che sarà discussa oggi al Senato: “Renzi non fa gli interessi dei cittadini”.
A cura di Redazione
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Torna a parlare Beppe Grillo, con un lungo post pubblicato sulle pagine del suo blog in cui affronta il tema dell’imminente mozione di sfiducia contro il Governo Renzi che sarà discussa questo pomeriggio al Senato (assieme a un’altra mozione, simile, dei gruppi di Forza Italia e Lega Nord). Il cofondatore del Movimento 5 Stelle fa prima di tutto l’elenco di ministri e politici del Partito Democratico coinvolti (in misura diversa) nel caso Tempa Rossa e poi denuncia il “gigantesco conflitto d’interessi” dell’esecutivo guidato da Matteo Renzi.

Nella sua lettura non c’è alternativa alla sfiducia, che è quasi una precondizione affinché la politica torna a “occuparsi dei cittadini e non delle lobby”. Ecco il ragionamento pubblicato sul suo blog:

Lo scandalo Trivellopoli ha travolto il governo mentre l'Italia ha raggiunto il record di poveri in Europa, le tasse aumentano e la disoccupazione galoppa. Oggi in Senato si vota la sfiducia al Governo dei banchieri e dei petrolieri proposta dal MoVimento 5 Stelle: devono andare a casa perché fanno solo gli interessi delle lobby, dei loro amici e dei loro parenti! Gli italiani hanno diritto a un governo che si occupi dei loro bisogni, a partire dal Reddito di Cittadinanza per restituire dignità a milioni di persone, compresi gli anziani con una pensione minima da fame che se la vedrebbero aumentare fino a 780 euro. Gli italiani li hanno già sfiduciati: il Bomba non è mai stato legittimato dal popolo e non può più fare un passo per strada senza essere contestato e fischiato come a Napoli e Treviso.

Dalle intercettazioni della Procura sull'inchiesta Trivellopoli sono spuntati nomi di ministri e di politici piddini:

– L'Ex Ministro Guidi (Governo- Pd);

– Il Ministro Boschi (Governo – Pd);

– Il Presidente della Regione Basilicata (Pd);

– L'Ex Sindaco del Comune di Corleto (Pd);

– Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti (Pd);

– Il Consigliere regionale Vincenzo Robortella (Pd);

– Il Sottosegretario alla Salute Vito De Filippo (Pd);

– Il Capo dello Stato Maggiore della Marina Giuseppe De Giorgi;

Tantissimi i REATI CONTESTATI: disastro ambientale, associazione per delinquere, traffico d’influenze illecite, Corruzione propria, corruzione impropria, concussione, induzione indebita, truffa aggravata per erogazioni pubbliche, traffico illecito di rifiuti e miscelazione di rifiuti speciali, abuso di ufficio.

Le intercettazioni su Trivellopoli coinvolgono direttamente ministri scelti dal Bomba come la Guidi e la Boschi, ma per lasciare la Boschi nella poltrona, il Bomba ha detto che l’emendamento Total è opera sua. Vi ricordate come sono andate le cose?

La notte del 17 ottobre 2014 la Camera discusse lo Sblocca Italia. All’improvviso arrivò dal governo un emendamento per favorire l'azienda petrolifera francese Total. La proposta esclude le autorizzazioni regionali e locali per le opere che trasportano il petrolio estratto in Basilicata, prima a Taranto e poi fuori dall'Italia, all'estero, con enormi risparmi per la Total. Mirella Liuzzi, portavoce M5S, si accorge dell’emendamento marchetta e riesce a tirarlo fuori dalla legge. Il Governo qualche mese dopo infila la stessa marchetta dentro la legge di Stabilità per il 2015 e la Boschi blinda tutto con il voto di fiducia. Festeggia Gianluca Gemelli, fidanzato del ministro Guidi che ha guadagnato un subappalto della Total da 2 milioni e mezzo di euro.

Un conflitto di interessi gigantesco! Per il bomba invece è solo un modo per sbloccare un’opera pubblica – in realtà privata – secondo lui necessaria al Paese, ma che in realtà favorisce solo la Total. Ogni giorno nuovi nomi illustri, come i ministri Del Rio e Padoan, sono tirati in ballo nell’inchiesta Trivellopoli. Chi sarà il prossimo?

Sfiduciamoli subito. #SfiduciamoliPer occuparci dei cittadini, non delle lobby.

Ci sono un milione di motivi per sfiduciarli, dì il tuo con un tweet con #SfiduciamoliPer o con un commento!

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