2.035 CONDIVISIONI

Beppe Grillo: “Gli 80 euro di Renzi sono una mancia miserabile”

Per il capo politico del Movimento 5 Stelle quello di Renzi è “un voto di scambio politicomafiosomassonico con cui comprare voti” in vista delle europee.
A cura di Redazione
2.035 CONDIVISIONI
Immagine

Mentre il Governo è ancora al lavoro sul provvedimento che dovrebbe portare nelle tasche dei lavoratori dipendenti che guadagnano fino a 25mila euro l'anno un bonus di circa 80 euro (come vi abbiamo spiegato in realtà la cifra sembra essere di diverso tipo a secondo del reddito), arriva il secco giudizio di Beppe Grillo dalle pagine del suo blog. Nell'insieme di un pezzo dedicato al tema del debito pubblico e dei suoi legami con l'economia reale, il capo politico del Movimento 5 Stelle si lascia andare ad alcune considerazioni piuttosto forti nei confronti del Governo. Renzi diventa così "un ebetino slinguazzante di Merkel, Bce e dintorni" che in piena campagna elettorale dà agli italiani una "mancia miserabile", con una sorta di "voto di scambio politicomafiosomassonico". E le responsabilità dell'attuale situazione economica ricade quasi interamente sulle spalle di Napolitano:

Mentre in campagna elettorale Renzie promette 80 euro, una mancia miserabile, un voto di scambio politicomafiosomassonico con cui comprare voti, il debito pubblico aumenta ogni mese. Ma non doveva diminuire grazie ai sacrifici? Dove eravamo rimasti nel 2011? Al duo Napolitano presidente di sé stesso e a Rigor Montis, senatore in una notte, che dovevano salvare l'Italia dallo spread impazzito? E poi a Letta, silurato per manifesta incapacità mediatica, che volevamorire per Maastricht, e infine all'Ebetino slinguazzante di Merkel, Bce e dintorni. Dopo anni di cura, dove sono state ammazzate le imprese, creato disoccupazione a livello del dopoguerra e tassato anche l'aria, lo spread è sceso. E allora? A chi abbiamo fatto un favore devastando l'Italia?

L'Italia è quasi fallita, non c'è alcuna correlazione tra lo spread e la nostra economia. Questo nessuno può negarlo. Al massimo il rapporto può essere inversamente proporzionale. Meno spread, più fallimenti. A che serve quindi lo spread basso garantito da Napolitano con tre governi illegittimi, nessuno eletto dagli italiani, graditi alla Bce, Ue e Fmi? A garantire il pagamento dei titoli pubblici in scadenza e dei relativi interessi alle banche, in particolare tedesche, francesi e britanniche. Con lo spread sotto controllo i nostri titoli sono salvi e i creditori sono soddisfatti.

Siamo tornati al ‘600 in Italia. Al posto degli eserciti stranieri, i poteri finanziari, ma almeno, allora, non ci prendevano per il culo con una finta democrazia e le riforme costituzionali fatte solo per perpetuare la Casta. Lo Stato italiano spende circa 800 miliardi di euro ogni anno. Di questi, 100 sono di interessi sul debito, senza questa zavorra avremmo un avanzo primario. Le entrate sarebbero superiori alle spese nonostante gli sprechi, che comunque sono enormi, tra i 100 e i 150 miliardi. Stiamo morendo di debito, di interessi sul debito, di crescita esplosiva del debito. In febbraio è aumentato di 17,5 miliardi, toccando 2.107,2. Alla fine dello stesso mese del 2013 l’ammontare del debito era di 2.018,2 miliardi, su base annua l’aumento è stato di 89 miliardi di euro. Non possiamo svalutare il debito perché è agganciato all'euro e non a una moneta nazionale, con questi dilettanti (collusi?) non possiamo arrestarlo. Stiamo morendo per pagare gli usurai. Qui o si affronta il debito e si mandano a fanculo i poteri che manovrano l'Italia come una marionetta grazie ai loro emissari autoctoni, o si muore.

2.035 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views