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Beppe Grillo contro i tg della Rai: “Fanno campagna per Renzi”

Il M5S torna all’attacco del premier con una battaglia che entra nel vivo della campagna elettorale per le Europee e per le amministrative: quella sulle presenze televisive di Renzi nei programmi del servizio pubblico.
A cura di B. C.
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Beppe Grillo torna all'attacco del presidente del Consiglio Matteo Renzi, con una battaglia che inaugura la campagna elettorale per le Europee e per le amministrative: quella sulle presenze in tv del premier nei programmi Rai. I parlamentari del Movimento cinque stelle, a quanto apprende l'agenzia Dire, hanno infatti firmato un esposto contro il sindaco-premier e contro il governo che oggi invieranno all'autorità per le garanzie nelle Comunicazioni. Al Presidente della Rai Anna Maria Tarantola è stata inviata una sorta di ingiunzione a riequilibrare le presenze tv e a riferire in commissione di vigilanza.

Ecco il motivo della protesta a Cinque stelle.

 Secondo i dati dell'Osservatorio di Pavia – si legge nell'agenzia – l'istituto di ricerca che monitora il pluralismo politico sulle televisioni nazionali per conto della commissione di vigilanza Rai, in piena campagna elettorale il governo ha ecceduto gli spazi informativi messi a disposizione dalla tv pubblica. Di più, accusano i Cinque Stelle, c'è stata una sovraesposizione di governo e Partito democratico, essenzialmente nella persona di Matteo Renzi. Sotto accusa sono in particolare i telegiornali.

Nello specifico i grillini lamentano nel tempo concesso al governo, "la sovraesposizione del presidente del consiglio Matteo Renzi, che è anche segretario del Pd, partito di maggioranza". In sostanza, Renzi è accusato di utilizzare gli spazi a lui concessi per fare campagna elettorale "senza contraddittorio, orientando in questo modo la campagna elettorale stessa sui provvedimenti dell'esecutivo (vengono citati, ad esempio, gli 80 euro di sgravio Irpef) piuttosto che sulle tematiche oggetto della competizione elettorale per il parlamento europeo".

I direttori responsabili delle varie testate giornalistiche "devono assicurare in maniera particolarmente rigorosa condizioni oggettive di parità di trattamento, riscontrabili dai dati del monitoraggio del pluralismo, ed osservano ogni cautela volta ad evitare che si determinino, anche indirettamente, situazioni di vantaggio o svantaggio per determinate forze politiche, considerando non solo le presenze o le posizioni dei candidati o comunque di persone chiaramente riconducibili ai partiti o alle liste concorrenti per il ruolo che ricoprono o hanno ricoperto nelle istituzioni nell'ultimo anno, ma anche le posizioni di contenuto politico espresse da soggetti o persone non direttamente partecipanti alla competizione elettorale". In particolare, l'Autorità prescrive che nei notiziari sia evitato "un uso ingiustificato di riprese con presenza diretta dei membri del governo, di esponenti politici e di candidati o comunque di persone chiaramente riconducibili ai partiti e alle liste concorrenti per il ruolo che ricoprono o hanno ricoperto nelle istituzioni nell'ultimo anno".

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