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Beppe Grillo attacca: “L’elettore non conta nulla”

“L’elettore non conta nulla. I partiti si scelgono, nominandoli, i loro parlamentari. Si scelgono il Presidente della Repubblica, si scelgono perfino l’opposizione”. E senza coalizioni il premio di maggioranza sarebbe andato al Movimento 5 Stelle…
A cura di Redazione
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Se le coalizioni fossero saltate prima delle elezioni (come poi è invece avvenuto dopo il voto del Presidente della Repubblica), il premio di maggioranza sarebbe andato al Movimento 5 Stelle e dunque per l'ennesima volta si dimostra l'inaffidabilità della legge elettorale attuale. Dunque, "che senso ha prendere il premio maggioranza come coalizione se poi la coalizione non c'è?". Parte da questa considerazione l'amaro sfogo di un militante 5 Stelle rilanciato Beppe Grillo dalle pagine del suo blog, dal titolo "L'elettore non conta nulla", in cui si ricordano i risultati elettorali e si evidenzia l'assurdità di una legge che premia oltremodo chi ottiene anche un minimo scarto di voti in più. Una legge, il tristemente famoso Porcellum, alla base del disastro delle ultime settimane e tenuta in vita allo scopo di impedire che il M5S, primo partito italiano (secondo Grillo), possa governare.

In realtà il ragionamento del capo politico del Movimento 5 Stelle non tiene conto dello 0,5% di voti raccolti dal Centro Democratico di Tabacci, che "resta" nella coalizione con il Pd (assieme agli altri autonomisti che hanno preso circa lo 0,4%) e che dunque garantirebbe, almeno da un punto di vista strettamente tecnico il premio di maggioranza alla coalizione di Bersani anche senza i voti di Sel. Un formalismo forse, che sembra non contare molto ai fini del ragionamento complessivo. Ecco cosa pubblica infatti Grillo:

L'elettore non conta nulla. I partiti si scelgono, nominandoli, i loro parlamentari. Si scelgono il Presidente della Repubblica, si scelgono perfino l'opposizione. Con la legge porcellum, che da quando entrata in vigore nel 2005 nessun governo né di destra né di sinistra ha voluto cancellare, i partiti fanno il gioco delle tre tavolette con l'elettore. Per evitare che Sel, Fratelli d'Italia e Lega scompaiano del tutto con percentuali sotto il minimo elettorale si fa la coalizione con loro. In questo modo si ottengono tre obbiettivi. Il primo è di tenere in vita degli zombie politici che non arriverebbero al 3%, il secondo è di garantirsi un'opposizione di facciata in Parlamento, il terzo è di impedire che il M5S, primo partito italiano, possa governare (almeno in queste elezioni, poi si vedrà).

"Elezioni politiche 2013: Camera, Coalizione di centrosinistra, Pierluigi Bersani: 29,5% – 340 seggi. Di cui: Pd 25,4% – 292 seggi; Sel 3,2% – 37 seggi; Centro Democratico 0,5% – 6 seggi; altri 0,4% – 5 seggi.
Coalizione di centrodestra, Silvio Berlusconi: 29,1% – 124 seggi. Di cui: Pdl 21,6% – 97 seggi; Lega Nord 4,1% – 18 seggi; Fratelli d'Italia 2% – 9 seggi; altri partiti tra lo 0,6 e lo 0,1% – nessun seggio.
MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo: 25,5% – 108 seggi.
Coalizione di centro, Mario Monti: 10,5% – 45 seggi. Di cui: Scelta Civica 8,3% – 37 seggi; Udc 1,8% – 8 seggi; Fil 0,5% – nessun seggio.
Rivoluzione Civile, Antonio Ingroia: 2,2% – nessun seggio.
Fare per fermare il declino, Oscar Giannino: 1,1% – nessun seggio.
Totale altri partiti e movimenti: 1,7% – nessun seggio
Il pd (menoelle, ndr) ha il premio di maggioranza per la coalizione più ampia, dopo di chè la coalizione si divide sia nel pd (menoelle, ndr) che nel pdl e il premio di maggioranza di oltre 100 deputati rimane al pd (menoelle, ndr) anche se si è separato da sel. Il pdl si è separato dalla lega e da fratelli d'italia. Che senso ha prendere il premio maggioranza come coalizione se poi la coalizione non c'è? Non vi sembra sovvertire il risultato democratico? Il premio di maggioranza* in realtà sarebbe stato per il M5S, che ha la maggioranza come singolo partito visto che le coalizioni non ci sono. Inoltre alcuni partiti non sarebbero stati in parlamento perché sotto il 5 per cento come singolo partito fuori dalla coalizione vedasi sel lega e fratelli d'italia.
Discorso simile al senato:
Senato, Coalizione di centrosinistra, Pierluigi Bersani: 31,6% – 123 seggi. Di cui: Pd 27,4% – 105 seggi; Sel 3% – 7 seggi; Centro Democratico 0,5% – nessun seggio; Lista Crocetta 0,4% – 1 seggio.
Coalizione di centrodestra, Silvio Berlusconi: 30,6% – 117 seggi. Di cui: Pdl 22,3% – 98 seggi; Lega Nord 4,3% – 17 seggi; Fratelli d'Italia 1,9% – nessun seggio; Grande Sud 0,4% – 1 seggio.
MoVimento 5 Stelle, Beppe Grillo: 23,8% – 54 seggi." Aniello D., Roma

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