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Belgio, l’uomo che ha cercato di investire la folla ad Anversa è accusato di terrorismo

La decisione dopo l’interrogatorio dei magistrati che giovedì non avevano potuto ascoltarlo in quanto l’uomo era ubriaco.
A cura di Antonio Palma
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È accusato formalmente di terrorismo l'uomo arrestato giovedì pomeriggio ad Anversa dopo essersi lanciato a tutta velocità al volante della sua auto contro i passanti nella via pedonale principale della città belga. Lo hanno deciso le autorità giudiziale di Bruxelles dopo aver analizzato quanto accaduto e aver ascoltato l'uomo. L'accusa formale nei confronti dell'uomo, arrestato subito dopo l'episodio e ritrovato completamente ubriaco, è quella di tentato omicidio a carattere terroristico e violazione delle leggi sulle armi. Nell'auto con targa francese, infatti gli artificieri hanno trovato tra le altre cose diversi coltelli e un'arma antisommossa.

La decisione dell'accusa di terrorismo è arrivata al termine dell'interrogatorio del giudice istruttore specializzato in casi di terrorismo che ha finalmente interrogato l'uomo che è stato portato in tribunale questa mattina. Dopo l'attacco infatti non era stato possibile interrogare l'uomo perché ubriaco e sotto l'effetto di droghe. Fortunatamente nella sua folle corsa verso i passanti l'uomo non è riuscito ad investire nessuno e non risultano persone ferite.

Gli inquirenti ipotizzano che possa aver messo in atto il terribile gesto in maniera volontaria anche se si è ubriacato e drogato prima di portarlo a termine. L'attentatore, un quarantenne di nazionalità tunisina identificato come Mohamed R., resta in cella in stato di arresto a disposizione dell'autorità giudiziaria belga. I magistrati e la polizia vogliono capire ora cosa lo abbia spinto ad agire e se dietro di lui ci siano gruppi dell'estremismo islamico che lo avrebbero stimolato a compiere il gesto.

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