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Battezzato in una chiesa di Latina il figlio di Nichi Vendola e del compagno Eddy

Il battesimo è stato celebrato con rito cattolico e si è tenuto in una parrocchia in provincia di Latina.
A cura di Charlotte Matteini
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Il piccolo Tobia, il figlio che Nichi Vendola e il compagno Eddy Testa hanno avuto in Canada – paese d'origine del padre biologico del bambino, Eddy – con la tecnica della maternità surrogata, è stato battezzato oggi in Italia, nella parrocchia di San Michele Arcangelo di Suio Terme, una frazione di Castelforte, in provincia di Latina. La cerimonia è stata celebrata dal parroco di San Michele Arcangelo, don Natalino Di Rienzo, con rito cattolico.

Il parroco officiante non ha voluto rilasciare dichiarazioni, confermando solamente di aver impartito il sacramento al piccolo Tobia, ma riservandosi di non comunicare altri dettagli per non violare la privacy della famiglia: "Mi è stato chiesto di battezzare il piccolo Tobia ed io l'ho fatto. Ma non posso dire di più perché non voglio pubblicizzare un evento del tutto privato". Prima dell'evento, Nichi Vendola e il compagno Eddy hanno seguito il corso di preparazione in vista del battesimo, seguendo dunque le regole previste dalle norme canoniche. Secondo indiscrezioni, i padrini del bambino sarebbero una coppia di amici di Vendola e Testa, sposati con rito cattolico e di profonda fede.

A confermare la notizia dell'evento è stato anche il vescovo di Gaeta, Luigi Vari, che ha sostenuto di essere da tempo informato della decisione della coppia e di non aver avuto nulla da obiettare: "Sapevo tutto in anticipo. Mi era stato chiesto il permesso, non ho trovato nulla da ridire perché in linea con quello che dice papa Francesco, ovvero di non creare nuovi atei. Il Codice di Diritto Canonico, tra l'altro, come prevede l'accoglienza per i divorziati lo fa anche per situazioni del genere e la prima cosa è quella di tutelare i bambini", ha spiegato il vescovo, concludendo la sua dichiarazione.

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