1.129 CONDIVISIONI
video suggerito
video suggerito

Batteria di iPhone si surriscalda durante ricarica: muore uomo per inalazione di fumo

L’uomo soffriva di tumore al cervello, una condizione clinica che gli aveva causato la perdita di sensibilità del lato sinistro del corpo e che lo obbligava a sottoporsi a potenti antidolorifici, anche a base di morfina.
A cura di Redazione
1.129 CONDIVISIONI
Immagine

Sono ormai chiare le dinamiche dell'incidente che il 9 agosto 2015 causò la morte di Marek Kruger, uomo di 53 anni originario della Polonia, deceduto nel letto di casa propria nel Berkshire per inalazione di fumo. Secondo gli inquirenti all'origine dell'incendio vi è il surriscaldamento della batteria dell'iPhone 5 di proprietà della vittima. Prima di andare a dormire, infatti, l'uomo aveva messo sotto carica il proprio smartphone, usando una prolunga per poggiare il dispositivo sul copriletto. Il surriscaldamento non ha causato subito un'incendio, ma più verosimilmente ha liberato alcune scintille che hanno poi liberato le fiamme. Ciononostante concausa del decesso potrebbe essere stata la condizione clinica dell'uomo, che da due anni soffriva di un tumore al cervello. Il male gli aveva causato la perdita della sensibilità del lato sinistro del corpo e lo obbligava, inoltre, a sottoporsi a potenti antidolorifici. L'autopsia ha rivelato che l'uomo, pur non essendo sotto effetto di alcol o droghe, aveva nel sangue tracce di medicine a base di morfina prescritte dai medici proprio per far fronte ai forti dolori causati dal tumore.

Przemyslaw Kruger, figlio della vittima, ha spiegato che si trovava al piano superiore dello stesso stabile, in casa di un amico, quando entrambi hanno sentito odore di plastica bruciata intorno alle 12.45am. Precipitatosi subito giù, ha trovato sul posto i Vigili del fuoco già allertati dai vicini. Poco dopo, alle 1.14 am, i medici hanno dichiarato l'uomo deceduto. Il patologo Fawaz Musa ha spiegato che il 64% del corpo dell'uomo era interessato da ustioni, tra le quali quelli di primo grado al volto e alla parte superiore del torace, mentre nella laringe e nella trachea vi erano evidenti tracce di fuliggine. Ravi Sidhu, medico legale del Berkshire, ha spiegato nel verdetto che nonostante le evidenti ustioni, la causa principale della morte va attribuita all'inalazione di fumo. Per il resto, spiega ancora l'esperto, l'uomo "non si sarebbe reso ben conto di ciò che stava accadendo intorno a lui".

1.129 CONDIVISIONI
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views