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Bari: smarriti gli atti di un omicidio del ’93, il processo è da rifare

Dopo 22 anni il processo è da rifare, con il rischio che il reato non arrivi alla sentenza.
A cura di A. P.
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"Sono cose antipatiche e gravi che non devono accadere", così il procuratore capo di Bari, Giuseppe Volpe, ha commentato un incredibile episodio avvenuto nella Procura del capoluogo pugliese. Per motivi ancora da accertare, infatti, gli atti relativi ad un procedimento giudiziario per un omicidio del 1993 sono andati smarriti così un processo ora deve iniziare da zero. In particolare a mancare sarebbero i faldoni dell'inchiesta in cui erano state trascritte le intercettazioni, così dopo 22 anni il processo per l'omicidio di Michele Molfetta, 38enne ucciso per errore durante una rapina a Bitritto, è tutto da rifare. Vista la mancanza dei documenti, il giudice non ha potuto fare altro che restituire gli atti alla Procura con la richiesta di integrare il fascicolo con le carte mancanti.

A questo punto non è detto che le carte possano essere sostitute così facilmente senza contare il rischio concreto che il reato si prescriva prima di arrivare alla sentenza. Nello stesso procedimento giudiziario sono contestati anche altri due omicidi, oltre a tentati omicidi, ferimenti, porto e detenzione illegale di armi, rapine aggravate e sequestro di persona. "La sparizione del fascicolo non è sicuramente un fatto degli ultimi tempi. Del resto siamo in una situazione logistica assolutamente inadeguata, basta girare nei corridoi della Procura per rendersi conto dello stato in cui si trovano i fascicoli" ha ricordato il Procuratore di Bari

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