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Bari: mamma a 12 anni, il papà ne ha 13. Garante: “Colpa anche della pornografia”

La storia dei genitori-bambini di Bari riporta in auge il dibattito sul rapporto tra sesso e pre-adolescenza. Il bambino, un maschio di quasi tre chili, non è il frutto di una storia di degrado. Entrambi i baby-genitori fanno parte di famiglie normali.
A cura di B. C.
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immagine d'archivio
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La mamma appena 12, il papà ha solo un anno in più, studente di una scuola media. E’ una notizia che non smette di far discutere quella riportata dall'edizione di Bari del giornale on line ‘Quotidiano italiano', quella del parto avvenuto un paio di giorni fa in una clinica privata del capoluogo pugliese. Nonostante non si sappia molto delle due famiglie dei baby-genitori, il piccolo, un maschio di quasi tre chili, non sarebbe frutto di una storia di degrado sociale. Quel che sembra certo è che il bambino verrà affidato ai giovani nonni, tutti e quattro presenti al momento della nascita. Così come il padre che, data l’età, stava facendo i compiti in attesa del lieto evento, come rivela lo stesso quotidiano locale.

Nel frattempo la procura del Tribunale per i minorenni è stata informata della situazione. E sul caso oggi si esprime Rosi Paparella, Garante per i Minori della Puglia. “C'è un rapporto tra i preadolescenti e la sessualità drammaticamente sempre più precoce, orientato dall'assenza totale degli adulti rispetto a percorsi seri di educazione alla sessualità, a partire dal mondo della scuola ma anche delle famiglie", dice. La "genitorialità così precoce che è sconvolgente nella vita di un minorenne, senza contare gli esiti sui figli" afferma ancora. Secondo Paparella "anche l'accesso libero a materiale pornografico modella i comportamenti schiacciando l'infanzia, spingendo a comportamenti del tutto inadeguati. Credo che sia urgente stabilire, a livello nazionale nuovi percorsi di accompagnamento rispetto all'arretramento in ambito educativo. La solitudine in cui questi ragazzi vivono li espone a rischi ed esperienze non consone rispetto alla capacità di gestirle ed elaborarle. Questa storia è un altro campanello di allarme".

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