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Banksy: un nuovo murale contro le violenze nel campo profughi di Calais

Un nuovo murale di Banksy è apparso questa mattina a Londra, proprio davanti all’ambasciata francese: Cosette, la protagonista del musical “I Miserabili” piange copiosamente a causa di una bomboletta di gas lacrimogeno ai suoi piedi. Un duro riferimento ai fatti dello scorso gennaio a Calais e ai tentativi di sgombero con gas lacrimogeni e proiettili di gomma.
A cura di Federica D'Alfonso
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@kateferguson4 su Twitter
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Dopo l'ex CEO di Apple Steve Jobs nel campo profughi di Calais, poche ore fa davanti all'ambasciata francese a Knightsbridge, a Londra, è apparso un nuovo murale di Banksy: ritrae Cosette, il personaggio del musical ispirato a "I Miserabili" di Victor Hugo, che lacrima. Alle sue spalle, una bandiera francese e a terra una latta di gas CS, ovvero l'orto-clorobenziliden-malononitrile, usato dalle forze dell'ordine come gas lacrimogeno durante le manifestazioni di piazza. A sinistra, in basso, un QR code che una volta inquadrato avvia sullo smartphone un video che mostra i lanci di gas lacrimogeni e di pallottole di gomma durante un tentato sgombero al campo dei rifugiati a Calais, il 5 gennaio scorso. Il murale sta già attirando numerosissimi curiosi, ma anche alcuni tentativi di rimozione, non ancora ben specificati.

Il lavoro è una dura ed esplicita critica all'uso della forza contro i migranti accampati a Calais, nel campo noto come "The Jungle": da settimane infatti le autorità francesi stanno cercando di demolire una parte del campo di Calais e "sfrattare" circa 1.500 rifugiati, anche con il ricorso ai gas lacrimogeni e ai proiettili di gomma, come si vede chiaramente nel video suggerito da Banksy, risalente al 5 e 6 gennaio.

@kateferguson4
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Una giornalista britannica, Kate Ferguson, sta documentando attraverso Twitter le prime reazioni di Londra alla scoperta dell'ultimo lavoro di Banksy: già una piccola folla circonda l'angolo di strada, e la stessa Ferguson ha fotografato alcuni operai che tentavano dapprima di staccare il pannello di legno sul quale è dipinta Cosette, poi di coprirlo.

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Il disegno è l’ultimo di una serie di progetti di Banksy a Calais, dove da anni esistono grandi campi profughi per i migranti che sperano di arrivare, in qualche modo, nel Regno Unito. Su un muro della cosiddetta "giungla", Banksy ha realizzato tempo fa un disegno che raffigura Steve Jobs con in mano una sacca e un vecchio computer Apple: il padre biologico di Jobs era un rifugiato siriano di nome Abdul Fattah Jandali, che arrivò a New York negli anni Cinquanta. In una strada vicino al porto di Calais Banksy ha anche fatto un murales ispirato al famoso dipinto "La zattera della Medusa" di Théodore Géricault, mentre da settembre sta inviando a Calais pezzi di materiali con cui erano costruite le attrazioni del suo parco divertimenti Dismaland, da usare per costruire rifugi per i migranti.

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