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Banksy: “Dismaland verrà trasferito in Francia per ospitare i migranti”

Il tetro anti-parco divertimenti di Banksy ha chiuso ieri, definitivamente. Cinque settimane e un tutto esaurito che ha portato nel Somerset ben 150 mila persone: ma il castello degli incubi di Cenerentola non verrà distrutto. Lo ha annunciato ieri Banksy: le strutture, il legno e gli infissi verranno trasferiti al campo profughi di Calais, per costruire rifugi.
A cura di Federica D'Alfonso
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Domenica 27 settembre il parco giochi fantasma di Banksy ha chiuso definitivamente i cancelli. Dismaland era sorto in un lido abbandonato del Somerset inglese, a Weston-Super-Mare, e nel giro di sole cinque settimane ha registrato quasi 150 mila visitatori. Dismaland chiude, ma il castello degli incubi di Cenerentola non verrà lasciato inutilizzato: lo ha dichiarato ieri lo stesso artista, che sul sito web ha annunciato la sua decisione di trasferire le strutture in un campo profughi a Calais, in Francia. Tutto, dal legno agli infissi, sarà smontato e portato nel campo chiamato "Jungle", dove più di 5 mila siriani, libici ed eritrei attendono ormai da mesi l'accoglienza sperata.

I lavori iniziano oggi, lunedì 28 settembre: come annunciato da Bansky, il castello e le strutture che hanno ospitato il tetro parco divertimenti serviranno per dare rifugio ai migliaia di richiedenti asilo che si trovano nella piccola cittadina portuale francese. Banksy ha pubblicato un'immagine del campo dei migranti sovrapposta a quella del suo particolare castello di Cenerentola: "Coming soon…Dismaland Calais. Tutto il legno e gli infissi di Dismaland saranno inviati al campo rifugiati Jungle vicino Calais, per costruire rifugi". E ancora, con la dissacrante ironia che lo contraddistingue: "Nessun biglietto sarà disponibile online".

il castello di Dismaland e la sua sirenetta
il castello di Dismaland e la sua sirenetta

L'anti-parco aveva aperto il 22 agosto a Weston-super-Mare, nel Somerset, come una tetra e riuscitissima allegoria del parco divertimenti di Disneyland. Un castello di fiabe in rovina, una sirenetta contorta ed ambigua, scheletri a bordo di autoscontro, carrozze di principesse rovesciate e tante altre installazioni ideate da oltre 50 artisti, come Damien Hirst, Jenny Holzer e Jimmy Cauty. Il parco ha registrato un successo immenso: circa 4 mila ingressi al giorno, un tutto esaurito che ha portato l'area, prima abbandonata a se stessa, a rivivere una nuova vita. Il parco era sorto infatti dalle rovine dell'ex stabilimento balneare "Tropicana", chiuso dal 2000 per mancanza di clienti e lasciato in stato di abbandono per oltre 15 anni.

"Mediterranean Boat Ride"
"Mediterranean Boat Ride"

"Un parco a tema, e questo tema è che i grandi parchi divertimenti dovrebbero discutere di grandi temi". Questo il significato espresso dallo stesso Banksy nel descrivere la sua ultima impresa. Grandi temi come quello dell'immigrazione, appunto. Tantissimi artisti internazionali hanno collaborato alla realizzazione di Dismaland portando alla luce, attraverso il rovesciamento degli schemi abituali, alcuni degli "incubi" peggiori dei nostri tempi: in un anglo del parco si potevano trovare piccole barchette giocattolo telecomandate piene di profughi e migranti disperati, alcuni addirittura riversi in acqua. Messaggi violenti, su questioni a loro volta percepite con violenza e riluttanza soltanto perché ormai radicate in noi come fossero la normalità. Dismaland in questo senso ha ribaltato ogni prospettiva, e continua a far parlare di sé.

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