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Bankitalia: “Nel 2014 e 2015 lieve ripresa. Aumenterà ancora la disoccupazione”

La Banca d’Italia prevede una lievissima crescita del Prodotto Interno Lordo. La carenza di domanda interna tuttavia provocherà un’ulteriore crescita della disoccupazione (anche per il 2015).
A cura di Davide Falcioni
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Il 2014 sarà l'anno della ripresa? Secondo Bankitalia sì, ma in misura molto modesta. E' quanto emerge dall'ultimo bollettino economico secondo cui il prodotto interno lordo italiano "dopo essersi ridotto dell'1,8% nel 2013, crescerebbe dello 0,7% quest'anno e dell'1% nel 2015". La previsione della Banca d'Italia cozza con quella effettuata dal ministero dell'economia, il quale ha affermato che nel 2014 la crescita del Pil sarà pari all'1,1%. I rischi per la crescita secondo l'istituto guidato da Visco "restano orientati verso il basso". In particolare, "se le condizioni di accesso al credito rimanessero restrittive più a lungo di quanto prefigurato o se i pagamenti dei debiti commerciali delle Amministrazioni pubbliche registrassero differimenti, la ripresa degli investimenti sarebbe ritardata".

Lo scenario, dunque, non è dei più rosei neppure per l'anno in corso e a poco servono i dati positivi sulla produzione industriale che, nel quarto trimestre del 2013, "avrebbe segnato un aumento nell'ordine del punto percentuale, per la prima volta da oltre due anni". La ripresa, accennata nella seconda metà dello scorso anno, sta lasciando fuori soprattutto le aziende del Sud Italia e quelle più piccole, orientate al mercato interno. La crescita, infatti, secondo la Banca d'Italia è ancora "largamente trainata dalle esportazioni a fronte di una domanda interna, in particolare per consumi, ancora debole". Ma un freno alla ripresa arriva anche dal calo dei prestiti alle imprese (-8% nei tre mesi terminanti a novembre).

Per quanto concerne la disoccupazione – invece – sembra non intravedersi minimamente la "luce in fondo al tunnel". Il tasso stimato è infatti del 12,8% quest'anno, mentre nel 2015 anziché scendere salirà al 12,9%. Secondo Bankitalia "solo il recupero della domanda interna potrà estendere la ripresa anche al mercato del lavoro". L'istituto quindi ricorda che malgrado i primi segnali di stabilizzazione dell'occupazione e di aumento delle ore lavorate, le condizioni del mercato del lavoro restano difficili.

Per finire, "Sulla base dei dati disponibili, si può valutare che l'indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche sia rimasto in prossimità della soglia del 3 per cento del Pil, nonostante l'ulteriore flessione del prodotto". Nel 2013, invece, secondo i tecnici di via Nazionale "è fortemente aumentato il fabbisogno del settore statale che ha risentito di vari fattori straordinari, come il pagamento dei debiti pregressi in conto corrente delle Amministrazioni pubbliche e il venir meno degli effetti del provvedimento sulla tesoreria unica, che aveva contenuto il fabbisogno del 2012".

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